Presentata le seconda edizione che s’annuncia prestigiosa come la prima: appuntamento il 13 dicembre al Traiano
di Cristiana Vallarino
Premio Scalfari: presentata ufficialmente nel Foyer del Traiano la seconda edizione dell’evento, creato lo scorso anno a ridosso della scomparsa del giornalista Eugenio Scalfari, fondatore de “La Repubblica”, nato proprio a Civitavecchia. L’appuntamento è per il 13 dicembre alle 18, ingresso libero. A presentare sarà ancora Gino Saladini.
L’iniziativa è stata illustrata dai rappresentanti delle tre associazioni che la pensarono e che continuano ad organizzarla: Fabrizio Barbaranelli, per “Spazio Libero Blog”, Marco Salomone di “Book Faces” e Enrico Maria Falcone, “Blue in the Face”
Tutti e tre nei loro interventi – soprattutto Barbaranelli in quello iniziale – hanno tenuto a ribadire la soddisfazione di poter tornare a riproporre il Premio dopo il successo dello scorso anno: Traiano esaurito per una carrellata di personaggi di importanza nazionale nel giornalismo e la cultura sul palco, da Ezio Mauro a Dacia Maraini, da Corrado Augias a Luciana Castellina, senza dimenticare Bruno Manfellotto e Massimo Giannini. Oltre alle figlie di Scalfari. A vincere fu l’inviata Francesca Mannocchi, mentre per la poesia al femminile, in omaggio alla poetessa civitavecchiese Biancamaria Frabotta da poco scomparsa, il premio andò ad Antonella Anedda. Alla Castellina un riconoscimento per il miglior articolo in ricordo di Scalfari.
“Una scommessa vinta. Grazie, va evidenziato, al supporto e alla collaborazione di Ezio Mauro, collega, amico di Scalfari ed ex direttore de La Repubblica – ha detto Barbaranelli -. Addirittura ci preoccupava fare l’evento al Traiano, nel timore di non riempirlo. Il risultato è stato possibile grazie al lavoro di squadra che le tre associazioni e le decine di volontari portarono avanti allora come ora, divisi in gruppi di lavoro per i vari aspetti (cerimoniale, comunicazione etc), cominciando con mesi d’anticipo. Ed è questa la novità: la collaborazione fra associazioni, alquanto disomogenee, che però credono nella necessità di creare un qualcosa che porti Civitavecchia alla ribalta nazionale, diventando un appuntamento annuale”.
Anche stavolta è confermata la presenza degli stessi personaggi che faranno parte della giuria: per la stampa Mauro, Augias, Maraini, Conchita De Gregorio, Loredana Lipperini, Bruno Manfellotto e poi la poetessa Maria Grazia Calandrone e in rappresentanza della città Nicola Porro e Maria Zeno che ha coordinato il pool per la selezione per la poesia.
Oltre al giornalista che firmerà il più efficace articolo, servizio o reportage, si premierà l’autore della migliore opera poetica pubblicata a cavallo tra 2022 e 2023.
Barbaranelli ha elencato poi la lunga lista degli enti che hanno patrocinato il premio e quindi quella degli sponsor – aziende, negozi, attività commerciali locali – che credono nell’idea e che si auspica diventino sempre di più. Affinchè il premio diventi “tradizione” è fondamentale un costante e cospicuo supporto economico.
Come l’anno scorso, è stato presentato un video messaggio di Ezio Mauro che ha speso parole di apprezzamento per l’iniziativa, da parte della città dove Scalfari nacque e visse la sua adolescenza, ricordando l’importanza del giornalismo, in un tutte le sue varianti dettate dai tempi che cambiano, come unico strumento per capire e far comprendere ai lettori la realtà.
Poi è stata la volta della Calandrone, la quale, dal video, ha sottolineato l’importanza della poesia che, contrariamente al pensero comune, ha molto a che fare con realtà e quindi ha molto apprezzato il suo essere in giuria in un premio che affianca giornalismo alla poesia.
“Civitavecchia non è refrattaria alla cultura, avere un evento così importante a fine anno è il riepilogo di quello che le associazioni, da sole o in sinergia, fanno in città – ha detto Marco Salomone –. E vedere il foyer pieno di persone attente ed interessate è già il primo ottimo risultato. Il successo di questo evento dovrebbe stimolare il supporto sempre maggiore degli operatori economici cittadini. Noi abbiamo l’entusiasmo e ora facciamo l’appello a tutta la cittadinanza a partecipare: puntiamo a un nuovo tutto esaurito al Traiano”.
“Lo scorso anno pareva una mission impossible – il commento di Falcone – ed è andata alla grande, riuscire a riproporla è addirittura eccezionale. Abbiamo dimostrato, grazie all’infaticabile impegno di Fabrizio Barbaranelli, che si può fare cultura non imposta dall’alto o dall’esterno. Da tempo si diceva che le associazioni devono collaborare, ma se poi queste non hanno supporti economici non si va da nessuna parte”.
Per la Fondazione Cariciv, uno degli enti patrocinatori, è intervenuto il vice presidente Valentino Carluccio, il quale ha riferito che la Fondazione sta puntando proprio a finanziare progetti che ragruppino più associazioni. “Non escludo che presto potremmo dare maggiore supporto economico al Premio Scalfari, superate alcune difficoltà contingenti” ha concluso.
A portare i saluti dell’amministrazione comunale, che dà il suo patrocinio, l’assessore al bilancio. Francesco Serpa ha evidenziato la grande risposta dell’associazionismo e dell’imprenditoria locale per un premio che mette insieme due arti così importanti come giornalismo e la poesia, ringraziando l’organizzazione per la visibilità data alla città con l’evento, bypassando le divergenze dovute a divesi schieramenti di pensiero.
A sottolineare il legame da stringere tra imprenditoria e cultura è stato Cristiano Dionisi, presidente di Unindustria Civitavecchia, a cui si deve l’aver portato in città una tappa del premio Campiello e l’aver abbinato al ventennale di Tirreno Power la presenza di autori finalisti dello Strega. “Erano eventi di altri, è tempo di crearli qui” l’esortazione di Dionisi, il quale ha promesso di farsi parte diligente affinché ciò accada, anche offrendo al Premio una maggiore presenza economica.