“Attese infinite alla Posta di Cerveteri”, rabbia e proteste da parte dei cittadini • Terzo Binario News

Odissea pomeridiana per tanti cittadini ieri all’ufficio postale di Cerveteri. Alla chiusura, alcuni non sono stati serviti nonostante la lunga attesa

Una vera e propria odissea quella vissuta ieri pomeriggio dai cittadini presso l’ufficio postale di Cerveteri nella giornata di ieri.

Un’attesa infinita, verificatasi poi per molti, vana. Già intorno alle ore 17:00 l’aria non era delle più buone, ma in tanti mai avrebbero immaginato che sarebbe stato un pomeriggio perso.

Gli utenti che avevano infatti selezionato la lettera “A”, ovvero quella riservata al pagamento di bollettini, e già in attesa da svariate decine di minuti infatti, si vedevano scavalcati da cittadini arrivati da poco, che prendevano lettere di chiamata diverse dalle loro e che a causa del sistema di “uscita” dei numeri, un sistema automatico non voluto dai dipendenti dell’ufficio postale, li faceva passare avanti. Tra questi, è doveroso per dovere di cronaca sottolinearlo, c’erano anche quelli che avevano l’appuntamento prenotato online, che giustamente, sfruttando nel migliore dei modi il servizio della App delle Poste, giungevano all’ufficio davvero pochissimi istanti prima del proprio turno.

Da lì le prime lamentele. “Scusate sono già 45 minuti che attendiamo, il Signore è arrivato da dieci minuti e già viene servito, ma la lettera A ve la siete dimenticata? Non esce mai?”, ha chiesto una cittadina al funzionario allo sportello.

“Ma la lettera “A” è lettera morta?”, ha domandato un altro in modo ironico.

Tempestiva la risposta degli impiegati agli sportelli, che hanno fatto notare come la chiamata dei numeri di coda non dipenda da loro ma da un sistema automatizzato fuori dal loro controllo.

Il clou della delusione, giunge a ridosso dell’orario di chiusura. Tra la rabbia e l’indignazione dell’utenza, alle ore 19:00 l’ufficio Postale chiude e anche chi era ancora dentro, anche chi stava facendo la fila oramai da più di due ore e mezza, non è stato servito.

Inutili le proteste e il disappunto nei confronti del personale presente, l’attesa è stata vana.

C’è inoltre da specificare per dovere di cronaca, come gli orari di apertura siano correttamente espressi all’esterno dell’ufficio, così come è presente l’avviso all’interno dei locali che a causa di un’agitazione sindacale, fino al 15 ottobre potrebbero vedersi non serviti gli utenti che all’orario di chiusura siano ancora in coda.

Furiosa una utente, che subito dopo la chiusura ha raccontato: “Ho perso un intero pomeriggio all’interno dell’ufficio postale. Ho preso il numeretto, e ho visto decine e decine di persone passarmi davanti. Per carità, non ce l’ho con le persone che stavano lavorando e tantomeno con chi passava prima di me. Ma il sistema va rivisto, oltre a pagare le bollette ho perso un intero pomeriggio”.

Chiaramente nessuna volontà, né da parte della cittadinanza, né tantomeno del giornale, che riporta solamente i fatti, accusare i dipendenti, relativamente in pochi rispetto ad un’utenza grande e importante come quella di Cerveteri. Si auspica allo stesso modo che i vertici di Poste Italiane possano prendere nota e magari implementare il servizio su una realtà che conta quasi 40mila abitanti.

Pubblicato giovedì, 28 Settembre 2023 @ 06:48:00     © RIPRODUZIONE RISERVATA