Rallenta la pratica che dovrà portare al rifacimento del campo sportivo di Santa Marinella, prima ancora che comincino i lavori. Infatti il problema è stato ingenerato dalla ditta aggiudicatrice per la quale è in corso una verifica, con conseguente congelamento dell’appalto. Il motivo è un’offerta a ribasso eccessivo.
L’impianto di via delle Colonie deve essere ristrutturato profondamente, con nuovi drenaggio e irrigazione oltre alla posa del manto di gioco che sarà in erba sintetica. Un lavoro molto simile a quello che si sta effettuando a Tolfa per il campo Felice Scoponi e che ora è in via di completamento.
Nella Perla si parte da zero, con i fondi trovati nelle more del bilancio attingendo a dei residui di mutui antecedenti il dissesto e, previo il benestare dell’organo ministeriale di liquidazione, si è potuto procedere con la gara. Sono stati raccolti in tutto 487mila euro, che serviranno all’impianto tutto, compreso il manto. Per il fondo lo stanziamento è stato di 326mila euro ed è questo l’appalto che si è aggiudicato la Albanesi srl con un ribasso del 37% rispetto alle altre aziende concorrenti.
Nel verbale relativo alla procedura negoziata, è stato assegnato il lavoro per il quale avevano manifestato interesse oltre duecento ditte. Numero che poi si è ridotto fino ad arrivare a quattro, nel mese di dicembre. Alla fine la scelta è ricaduta sulla Albanesi per la migliore offerta presentata: “Affidamento dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del campo sportivo di via delle Colonie in Santa Marinella, con vincitore Albanesi srl per l’importo di aggiudicazione € 215.380,00, avendo l’impresa aggiudicataria presentato offerta con il ribasso del 37% corrispondente a 120mila euro”.
Nella determina numero 5 viene però congelato l’appalto, come scritto dal dirigente del Comune Ermanno Mencarelli, poiché alla ditta sono “richiedesti i giustificativi del ribasso, dichiarando l’offerta di quest’ultima attualmente anomala”. Ora la Albanesi ha 15 giorni di tempo per consegnare la documentazione, il che significa un ulteriore slittamento per l’inizio dei lavori all’impianto di via delle Colonie.