Allumiere si riadatta alla prima estate senza Palio con il primo fine settimana di eventi, in questo casi targati Nona. La contrada rossoverde, sotto l’egida dell’amministrazione comunale, ha iniziato con la due giorni di Birra in Movimento, che si è tenuta al Parco del Risanamento. Sabato è toccato alla Centrale Sound System mentre domenica si è esibito il Trio D’Autore.
A proposito di amministrazione, la vice sindaco allumierasca Brunella Franceschini, che si complimenta per la riuscita dell’evento: <Con le contrade ci sentiamo costantemente – spiega l’esponente di giunta – e si è trattato di un test per capire come strutturare le prossime uscite garantendo il rispetto delle distanze ma senza rinunciare all’afflusso di gente che garantisce quel minimo di incasso, linfa vitale per la contrada. Quindi bene da ogni punto di vista>.
Sul fronte della contrada, a prendere la parola è il presidente rossoverde Duccio Galimberti: <Come rione siamo entusiasti della riuscita dell’evento, con la novità dello svolgimento all’interno del Parco del Risanamento. Anzi, direi che si è andati ben oltre ogni aspettativa, sebbene le norme anti Covid destassero una certa preoccupazione”. Infatti di accorgimenti ne sono stati presi e tanti: <Ci siamo dovuti munire di termoscanner, registrazione ingresso, coinvolgendo Prociv, Croce Rossa e Forze dell’Ordine, che ringrazio. Come ringrazio la sicurezza interna che ha fatto rispettare il distanziamento e le misure di igiene per il cibo e la sanificazione continua dei tavoli, le contradaiole che hanno lavorato in cucina e il Comune”.
Che poi al centro dell’evento c’era la birra: <Il flusso di persone è stato ordinato, sfruttando una location ideale. È stata veramente “birra in movimento” perché coloro che sono venuti a trovarci si sono goduti gli spettacoli, ai quali va aggiunta la visita graditissima del dj Daniele Ceccherini. Abbiamo creato un modello? Dipenderà dagli altri come si organizzeranno. È stato anche un modo per vivere la contrada senza il Palio e i fondi raccolti servono per le spese vive, come la sede e la sopravvivenza dei somari” la conclusione di Duccio Galimberti.