I Carabinieri della Stazione di Roma Bravetta, a conclusione di un’attività investigativa coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione dellacustodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Roma, nei confronti di due cittadini egiziani, di 18 e 22 anni e denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, due ragazzi, un cittadino tunisino ed uno egiziano, di età compresa tra i 16 e i 17 anni, tutti gravemente indiziati, in concorso, di una rapina, commessa la sera del 28 luglio scorso, a bordo di un autobus di linea, in zona Bravetta, ai danni di due fratelli, ragazzi ventenni.
In particolare, secondo la denuncia delle vittime, un gruppetto di cittadini di nord-africani, sei in totale, sarebbero saliti, intorno alle 18, alla fermata Pisana-Casale Ninfeo, sull’autobus di linea diretto in zona San Pietro, a bordo del quale vi erano già i due fratelli; nella circostanza, un ragazzo del gruppo si sarebbe avvicinato a uno dei due e con fare minaccioso, gli ha sottratto la collana d’oro, strappandogliela dal collo.
Il ragazzo vittima, nel tentativo di riprendersi il girocollo, è stato accerchiato e aggredito con calci e pugni, dal ragazzo che gliel’aveva strappata e dagli altri componenti del gruppo; intervenuto in soccorso, anche il fratello è stato anch’egli aggredito, colpito ripetutamente al volto e al corpo e derubato del telefono cellulare che aveva con sé.
Dopo pochi minuti, alla fermata Gregorio VII/Zucchi, in Via Gregorio VII, il gruppo è sceso dall’autobus con la refurtiva, allontanandosi.
I due giovani a causa delle ferite riportate a seguito dell’aggressione, si sono recati al pronto Soccorso dell’Ospedale San Carlo di Nancy, da cui sono stati dimessi, dopo alcune ore, con 15 e 5 giorni di prognosi. La sera stessa hanno presentato denuncia, raccontando i fatti accaduti, ai Carabinieri della Stazione di Bravetta.
I militari hanno immediatamente acquisito le registrazioni del sistema di videosorveglianza, presente a bordo del mezzo, ed estrapolato, una ad una, le immagini dei soggetti coinvolti. Attraverso l’incrocio dei frame estrapolati con le informazioni contenute nelle banche dati e a seguito degli accertamenti effettuati, nei giorni successivi, nel corso dei servizi di controllo del territorio, i Carabinieri sono riusciti ad identificare il diciottenne egiziano, gravemente indiziato di essere colui che aveva materialmente sottratto la collana e individuato gli altri tre, gravemente indiziati di essere quelli che avevano partecipato all’aggressione, colpendo le vittime con calci e pugni, per impedirgli di reimpossessarsi del telefono e della collana che gli erano stati portati via.
Si precisa che il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari, per cui gli indagati sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.