“Semel in anno licet insanire. Una volta l’anno è lecito fare pazzie” dicevano gli antichi. Abbiamo scherzato. A chi ogni giorno è costretto a inseguire la realtá nel suo continuo divenire e nelle sue varie forme sia concesso almeno una volta sconfinare nel mondo dell’immaginazione. L’abbiamo fatto, tuttavia, con l’intento di rendere reali per poche ore i sogni di molti cittadini e stuzzicare un pochino i nostri amministratori.
Alcune delle idee proposte sono state anche studiate dalle amministrazioni, ma bisogna trovare la forza e le risorse per applicarle. Molto è stato anche fatto per migliorare la qualità della vita e l’assetto urbano delle nostre città, soprattutto a Ladispoli, fortemente colpita dalla cementificazione del passato. Ma non basta, bisogna estendere il verde, le ciclabili, i pannelli fotovoltaici. Altre sono proposte lanciate che necessitano di studi approfonditi.
La deviazione del Vaccina e il recupero del suo alveo è una mia idea coltivata da quando ho toccato con mano la trasformazione che una simile operazione ha portato a Valencia. Vista la difficoltà nel reperire risorse, si potrebbe cominciare a lavorare da un punto: avanzare progetti intercomunali di sviluppo del territorio di Ladispoli e Cerveteri. In fondo c’è solo l’Aurelia di mezzo.
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