Ladispoli alle elezioni: attenzione a casaccari e "fidàte de me" • Terzo Binario News

Ladispoli alle elezioni: attenzione a casaccari e “fidàte de me”

Mar 21, 2022 | Ladispoli, Politica

I consigli elettorali del cardinal Mazzarino

“Fra meno di ottanta giorni Ladispoli dovrebbe andare al voto e già si delineano le prime attività e le differenze fra i progetti dei candidati sindaci di cui però parleremo appena ci sarà più chiarezza.

Viceversa ancora nulla è certo circa i candidati nelle varie liste che si daranno battaglia per diventare Consiglieri e/o potenziali assessori.

Battaglia è il termine giusto perché ciascuno cercherà, legittimamente, di ottenere il voto per essere eletto parlando del proprio impegno e del perché si candidi, almeno questo si spera perché, in realtà, in troppi hanno il vizio di elargire promesse di favori vari o, peggio, chiedere il voto sulla base di favori fatti, diciamo a sconto voto.

Chiariamo subito che questo argomento è bene affrontarlo oggi, che non sono ufficiali i nomi di chi sarà in lista perché dopo sarebbe antipatico dover fare nomi e cognomi, rischiando magari di dimenticare qualcuno perché dovrebbero essere oltre duecento i candidati a contendersi le preferenze.

In effetti dopo si parlerà dei programmi dei candidati sindaci ma in campagna elettorale sarebbe scorretto parlare dei singoli candidati consiglieri per quanto possano essere improbabili e fuori luogo.

Una cosa però ci sentiamo di segnalarla, ovvero la brutta moda, oltre che delle promesse facili e dei discorsi alla ‘damme retta vota a me, fidete’, del riposizionamento facile, e di comodo, di alcuni candidati consiglieri i quali saltano dalla parte presunta perdente a quella supposta vincente che in gergo si definiscono casaccari.

Stesso discorso vale per chi è consigliere uscente e non ha mai fatto nulla se non scaldato una poltrona. In effetti questi personaggi, e già sono chiari alcuni riposizionamenti, non inseguono un progetto o una idea di amministrazione ma solo la migliore opportunità di essere eletti.

Spesso sono silenziosi per anni quando non hanno la poltrona, poi, improvvisamente, in genere alcuni mesi prima delle elezioni, ricominciano i sommovimenti gastrointestinali, si intensificano le uscite con motivazioni varie, qualche post sui social ammiccante e like distribuiti a casaccio.

Si assiste così a questa transumanza da un polo all’altro senza ritegno ideologico, che conta poco alle amministrative, ma soprattutto senza chiarire cosa li abbia fulminati al punto di sperimentare questa nuova via prima osteggiata.

Si perchè se la volta scorsa la pensavi in modo opposto all’attuale sindaco, ed oggi corri alla sua corte come paggetto, qualche motivo deve pur esserci che ti abbia convinto che precedentemente sbagliavi. In un caso è stato dichiarato in aula che il filo conduttore è il cemento, ma per altri che già sono evidenti, quali alti motivi etici li condurranno a cambiare sponda?

Ecco questo andrebbe chiesto quando verranno a chiedervi il voto, anche per essere certi di quale sia il loro reale fine. Ormai la cronaca ci ha portato in evidenza motivi sufficienti per chi è spregiudicato a cercare di restare in sella a qualcosa ad ogni costo, e lo vediamo in tutto lo stivale. Dai posti di lavoro regalati, ai concorsi truccati passando per particelle diventate allegramente edificabili a presidenze improbabili in consorzi redditizi, per non parlare di permessi sindacali, trasferimenti e via dicendo. Questa moda, che non colpisce solo una direzione bensì porta sempre i soliti soggetti da una sponda all’altra con il solo fine di andare dove si possa prendere la poltrona, è assai dannosa per i cittadini che dovrebbero riflettere bene prima di compromettere l’unico, piccolissimo, strumento che hanno per provare a cambiare qualcosa, che è il proprio voto. L’incoraggiamento è proprio questo: ci saranno candidati più o meno validi e corretti in tutte le liste, ma ce ne saranno anche alcuni che chiameremo ‘quattro stagioni’ pronti a condire ogni pizza, che vi chiederanno il voto dicendo di fare i vostri interessi, ma in realtà solo per rimanere in sella e fare i propri. Ecco, comunque scegliate riflettete per qualche istante, prima, e valutate se chi viene a chiedervi il voto abbia una storia credibile, abbia capacità e buona volontà. Poi guardate chi avete intorno e a cui volete bene, compagni di vita, figli, nipoti, amici, persone fragili e riflettete se valga la pena affidare anche il loro futuro a chi ha dimostrato di essere banderuola e voltagabbana. Il resto verrà da se. Un po’ di meritocrazia, e premialità per chi è stato sempre presente, consigliere o meno che fosse, anche nel voto e nella preferenza, ci starà sempre bene”.

cardinal Mazzarino