La Polizia arresta l'aspirante boss rumeno di Ladispoli: percosse e minacce ai connazionali • Terzo Binario News

Ambiva al titolo di boss rumeno di Ladispoli: timore, rispetto e riverenza al suo passaggio a colpi di botte e minacce. Invece la “carriera” l’ha interrotta sul più bello la Polizia di Ladispoli, che lo ha arrestato.

Tenore di vita elevato, fare aggressivo e modi maneschi: con questo sistema il 35enne stava terrorizzando la comunità rumena di Ladispoli.

Da quanto si apprende in città, due in particolare sono gli episodi che hanno suscitato l’allarme maggiore: presentatosi a un compleanno senza invito, è stato fatto sedere e, senza un motivo apparente, ha picchiato il festeggiato spedendo lui e un altro uomo in ospedale.

In piazza Rossellini scena simile, con un altro rumeno minacciato pesantemente.

Tra l’altro va capito se ci può essere un nesso fra l’arresto del 35enne e la rissa furiosa a colpi di martello verificatasi mesi fa in via Glasgow (QUI e QUI)

La nota stampa: “Gli agenti del commissariato ladispolano a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Civitavecchia, nei confronti di un 35enne di origini romene, gravemente indiziato dei reati di atti persecutori, lesioni, minacce e violenza privata.

Le vicende che hanno portato all’emissione della misura sono iniziate l’estate scorsa e si sono svolte in alcuni bar e per le vie di Ladispoli.

L’odierno indagato, stando alle querele, alle testimonianze ed ai riscontri investigativi, in più occasioni avrebbe vessato alcuni suoi connazionali aggredendoli con varie minacce, alcune delle quali perpetrate mostrando delle armi, colpendoli più volte violentemente.

Proprio in merito a quest’ultimo capo di imputazione, le vittime hanno riportato ferite con prognosi fino a 30 giorni.

Le indagini, condotte dagli uomini di via Vilnius con il coordinamento della Procura di Civitavecchia, hanno permesso di identificare il presunto autore e di raccogliere una serie di riscontri che hanno portato la stessa Procura a chiedere ed ottenere dal Giudice per le Indagini Preliminari un’ordinanza cautelare.

La misura è stata eseguita dagli stessi agenti del commissariato Ladispoli che, dopo le pratiche di rito, hanno condotto il 35enne in carcere. Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

Pubblicato mercoledì, 4 Gennaio 2023 @ 18:55:27     © RIPRODUZIONE RISERVATA