La prima squadra perde il play-out casalingo contro il Tarquinia e scende di categoria: è la seconda retrocessione in due anni. Ma con la Presidenza Lupi tornano i tifosi allo stadio e i giovani fanno faville
In casa verdazzurra l’amarezza è tanta. Incredulità, sgomento, rabbia, tristezza. Questi i sentimenti che in queste ore stanno vivendo i tantissimi tifosi del Città di Cerveteri, così come li sta vivendo la Dirigenza, che aveva iniziato il campionato di Promozione sotto ben altri auspici e che mai, dopo la retrocessione dello scorso anno dall’Eccellenza, si sarebbe immaginata dodici mesi dopo di rivivere lo stesso incubo.
Invece è terminata nel peggiore dei modi la stagione: il Città di Cerveteri perde 0 a 2 il play-out in casa contro il Tarquinia e retrocede in Prima Categoria.
Difficile oggi individuare le parole esatte per descrivere il momento, così come è difficile capire cosa realmente sia andato storto nella stagione appena conclusasi. Il Cerveteri, dopo la cocente retrocessione dello scorso anno nel derby contro il Ladispoli, era partito con il piede giusto.
Nuovamente affidata a Mister Superchi, i verdazzurri sembravano essersi immediatamente proiettati verso un campionato di livello, con diversi turni di Coppa Italia superati e un mix tra vittorie e pareggi in campionato. Poi il 1° di novembre qualcosa sembra essersi rotto: la sconfitta per 1 a 4 in casa contro il Borgo Palidoro ha cambiato tutto.
Va via Superchi e arriva Cicino, alla primissima esperienza in assoluto sulla panchina di una prima squadra e il Cerveteri inizia a scendere in picchiata, uscendo dalla Coppa Italia e infilando una sfilza di 8 sconfitte consecutive.
A dicembre il nuovo cambio di allenatore, con l’arrivo di Paolo Caputo, uomo d’esperienza e di carattere. Oltre a lui, c’è una vera e propria rivoluzione in rosa, con tanti partenti e altrettanti arrivi. I due più significativi, l’addio di Gianluca Toscano e l’arrivo di Mauro Catracchia. A lui, si sono aggiunti i tantissimi giovani del vivaio promossi in prima squadra dopo le prodezze fatte con l’Under 19 (poi vincitrice del campionato regionale). Su tutti, Bonelli e Funari, divenuti gara dopo gara sempre più elementi affidabili per la squadra di Caputo.
Ma purtroppo, nonostante qualche sussulto nel corso del campionato, soprattutto in casa, la musica non è cambiata. Il Cerveteri non ha trovato quel passo in più che le consentisse di scrollarsi di dosso ogni fantasma ed è rimasto impantanato fino all’ultima giornata nella disperata corsa alla salvezza.
La vittoria per 5 a 2 nell’ultima gara di campionato contro il Palocco aveva riacceso le speranze: con quei tre punti infatti, i verdazzurri si erano aggiudicati la possibilità di giocare il play-out in casa e dunque la possibilità di salvarsi sia vincendo che pareggiando.
Tutti, purtroppo per il Cerveteri, sappiamo come poi è andata. Il Cerveteri ha perso per due reti a zero, contro un Tarquinia che comunque non ha rubato nulla e che è semplicemente sceso in campo con più grinta dei verdazzurri.
In questi giorni sicuramente ci sarà molto da discutere negli uffici dell’Enrico Galli. Discutere sui nuovi assetti, sulle figure che affiancheranno anche nella prossima stagione il Presidente Andrea Lupi. Senza dubbio, salvo opportunità di ripescaggio, il Cerveteri dovrà essere pronto per risalire immediatamente in Promozione. I tifosi già hanno confermato sia al Presidente che alla squadra il loro sostegno anche in Prima Categoria, ma è ovvio che non è la categoria giusta per una squadra e una città come quella del Cerveteri.
Se ci sono molte cose su cui riflettere però, ce ne sono altrettante che nel “mondo-Cerveteri” possono però far ben sperare. Come prima cosa, c’è senza dubbio una passione ritrovata da parte dei tifosi verso la squadra. In tanti hanno pubblicamente dichiarato che era dai tempi della storica Serie C2 che non si assisteva a coreografie, bandiere al vento e striscioni sulle gradinate del Galli.
Una tifoseria che si è dimostrata essere affezionata sia alla Presidenza che alla squadra e che certamente non farà mancare il proprio sostegno in qualunque categoria ci si ritrovi.
L’altro aspetto importante, è la forza dei giovani. Un argomento più volte affrontato e sul quale la società ha fortemente investito. Dopo tutto, non accade tutti i giorni che una Under 19 vinca il campionato Regionale. Quantomeno a Cerveteri. Ovviamente questi due aspetti, ma se ne potrebbero citare tanti altri, non cambiano il risultato finale, ma sono sicuramente fattori da considerare. Sicuramente però, il nuovo percorso partirà anche e soprattutto da questo.
Nei prossimi giorni sicuramente la società renderà note le novità e i cambiamenti per la prossima stagione. Sarà senza dubbio un’estate di lavoro, novità e rinascita.