L’erba si è ripresa il campo da rugby di Cerveteri. Alta, rigogliosa e contemporaneamente indice di uno spazio inutilizzato. E a causare l’inutilizzo è la burocrazia, gli usi civici nello specifico, con i cittadini che scattano foto malinconiche immortalando quel che si vorrebbe fosse e che invece non è.
La questione venne sollevata giusto un anno fa: negli impianti situati nei pressi dell’Enrico Galli a farla da padroni erano – e sono tuttora – la vegetazione spontanea e i giunchi.
Solo i pali ad H che svettano fanno capire che si tratta di un impianto destinato alla palla ovale. Nell’autunno scorso, è capitato quello che sembrava contemporaneamente un colpo di scena e la svolta per l’impianto: la restituzione al Granarone da parte degli Etruschi Rugby che avevano l’impianto in gestione. Tanto che il sindaco Alessio Pascucci si sbilanciò affermando che «si cercherà di di riassegnarlo, affinché l’attività ovale possa proseguire senza più vedere lo stato di abbandono attuale».
E in effetti i dialoghi per valutare un subentro sono proseguiti per mesi, perché di soggetti interessati a rilevarlo, occupandosi anche della manutenzione, c’erano e ci sono. A dicembre una prima pulizia, che ha restituito dignità all’impianto. A febbraio si è celebrata la giornata antibullismo e nell’occasione l’impianto si è presentato in condizioni decenti. Ciò a dimostrare un certo interesse nelle istituzioni di fronte al palesarsi di un movimento in crescita. Poi lo stop dettato dagli usi civici e la conseguenza dello stato di abbandono attuale.
Perché il campo è ridotto così lo spiega l’assessora allo sport del comune di Cerveteri Federica Battafarano: «Rispetto a prima è sorto un problema di usi civici – spiega l’assessora – che richiede un parere della Regione. Tra l’altro il parere è allargato anche al vicino maneggio per sgambamento dei cavalli e anche su questo l’erba è cresciuta a dismisura. Quando arriverà questo parere regionale si potrà capire meglio a chi destinare l’impianto da rugby e sistemare il maneggio». Il guaio è proprio il quando… «Purtroppo non sono state delle tempistiche, neanche indicative. A decidere è un ente diverso dal nostro, per cui si può soltanto aspettare».
Dunque, se per l’assegnazione sarà indispensabile aspettare, per quanto attiene la pulizia, l’intervento è immediato: «Siamo in primavera e la vegetazione spontanea cresce più velocemente rispetto all’inverno, il che induce a pensare che lo spazio sia abbandonato. In realtà, la Multiservizi Cærite se ne occupa a cadenza fissa, proprio per cercare di mantenere il campo in ordine. Va pure precisato che l’impianto in sé è fruibile, non è oggetto di degrado né di trascuratezza. Semplicemente non è, e non può, essere fra le priorità della municipalizzata. Non può richiedere una pulizia tanto frequente, visto il mancato utilizzo a dispetto invece di altri interventi. Ma certo, non viene dimenticato dal Comune di Cerveteri», la conclusione dell’assessora Battafarano.