"Tu che hai offeso la prof della Melone di Ladispoli: abbi coraggio e confessa la malefatta" • Terzo Binario News

“Tu che hai offeso la prof della Melone di Ladispoli: abbi coraggio e confessa la malefatta”

Ott 20, 2023 | Ladispoli, Scuola

Lettera di un lettore all’autore dell’insulto: “Traspare del malessere ma fatti avanti perché ho conosciuto quella insegnante e sei in buone mani”

“Lettera all’autore dell’insulto alla professoressa

“Ciao! Sì, scrivo proprio a te, a te che hai scritto quelle brutte parole su una tua insegnante in una scuola di Ladispoli.

È da ieri che ti penso. Ma come faccio se neanche ti conosco? E invece ci riesco, perché sono molto triste per te e con te.

Devo subito dirti che quello che hai fatto è sbagliato. Ma questo lo sai sicuramente anche tu e lo sapevi già prima del polverone sollevato dal tuo gesto.

Lascia che aggiunga anche questo: tutte le nostre azioni hanno delle conseguenze e credo che anche in questo caso debba esserci una conseguenza. Ma non è questo lo scopo principale della mia lettera a te.

Io non ti conosco, ma posso immaginare le difficoltà che un giovane oggi deve affrontare. Io non so quali siano le difficoltà che stai affrontando tu e non mi permetterò di fare supposizioni per provare a definirti in questo o quel modo. Men che meno mi metterò a fare supposizioni sulla tua famiglia.

Ciò che importa qui sei tu. Hai fatto un errore: benvenuto tra noi. Certo alcuni errori sono più piccoli mentre altri sono più grandi. Alcuni restano privati, altri diventano pubblici, come nel tuo caso.

Ma sai, tutti quelli che hanno visto la scritta e ne hanno sentito parlare hanno commesso degli errori nella propria vita. Ad alcuni errori è più difficile rimediare, ma ASCOLTAMI BENE: nel tuo caso PUOI rimediare.

Certo ci vorrà coraggio e un po’ di determinazione, ma io sono sicuro che, se vuoi, puoi trovare entrambi!

Il coraggio ti servirà per riconoscere che insultare e sporcare la scuola non sono buone cose. E poi ti servirà per farti avanti e dire ai tuoi genitori cosa è successo e per chiedere scusa all’insegnante che hai insultato.

Poi ti servirà coraggio per accettare che quando sbagliamo dobbiamo rimediare. E quindi ti invito ad andare tu stesso a scuola a pulire ciò che hai sporcato.

Lo so che queste cose possono sembrare difficili da fare, infatti ci vuole coraggio. Ma dimostrerai proprio questo a tutti: che sei un giovane che ha fatto un errore, lo ha riconosciuto, ha chiesto scusa e ha rimediato. Tutti i migliori fanno proprio questo!

Quando i miei figli fanno qualcosa che avrei preferito non facessero, come potrai immaginare, non sono contento, MA non puoi capire che gioia provo quando riconoscono il loro errore e cercano di rimediare.

Ma dicevo che ti ci vorrà anche un po’ di determinazione. Sì, dovrai essere determinato a non ripetere più lo stesso errore, perché tu hai tutto il potenziale per fare meglio di quanto hai fatto ieri.

Io credo in te! Ti ripeto: hai sbagliato e devi affrontarne le conseguenze. Ma io credo in te!

Che bell’insegnamento sarebbe per tutti noi vedere un giovane che ha fatto un errore e che rimette le cose a posto.

Tu puoi avere una vita bellissima, quella che sogni, basta solo provare a fare meno errori possibile, rimettere le cose a posto quando si sbaglia e sapere che possiamo realizzare i nostri sogni più belli.

Ecco, questo ti auguro: di rimettere questa cosa a posto e di realizzare i tuoi sogni più belli.

Voglio dirti un’ultima cosa: oggi ho incontrato l’insegnante che tu hai offeso. Non l’avevo mai incontrata prima, ma volevo fare qualcosa per te. Era da ieri che non mi davo pace. Volevo assicurarmi che tu fossi in buone mani a scuola. E così sono riuscito a incontrarla e le ho parlato. Sai una cosa? Lei spera di trovarti per aiutarti a rimettere a posto questa cosa. Ha a cuore te. Non vuole lasciare che questa cosa resti irrisolta. Vuole che tu ti liberi di questa brutta cosa.

Ti prego, trova il coraggio e la determinazione di fare ciò che è giusto. Sì, io credo in te! E ti voglio bene, non perché ti conosca o perché tu sia perfetto, ma perché provo amore per chi soffre e il tuo gesto è sintomo di sofferenza. Hai trovato il modo sbagliato di esprimere la tua sofferenza, ma sono sicuro che tra i tuoi familiari, tra i tuoi insegnanti, tra altre brave persone che conosci c’è qualcuno che può aiutarti, e desidera aiutarti, a esprimere meglio i tuoi sentimenti e che ti vuole bene e vuole vederti felice.

Non credo che ci incontreremo mai, ma sappi che continuerò a fare il tifo per te! Mettiti questa cosa alle spalle nel modo giusto e poi concentrati sul realizzare i tuoi sogni. Spero che tu ne abbia ancora tanti alla tua età.

Perché tu sappia che credo davvero a ogni parola, mi firmo con nome e cognome: Alessandro Dini Ciacci”.