Tredici femminicidi nel Lazio nell’ultimo anno: una scia di sangue senza fine • Terzo Binario News

Tredici femminicidi nel Lazio nell’ultimo anno: una scia di sangue senza fine

Mar 18, 2024 | Cronaca, Regione Lazio, Roma

Martina, Agnese, Yrel, Pierpaola, Michelle, Rossella, Egidia, Silvana, Iride, Rosa, Nicoletta, Renee, Li. Da gennaio del 2023 ad oggi, i nomi delle donne uccise nel Lazio per mano di uomini che hanno per sempre spezzato le loro vite.

Già quattro in questo 2024. Nove lo scorso anno. Lo scorso anno si è aperto con la morte di Martina Scialdone nella zona di Furio Camillo, è accusato di averla uccisa, il suo ex compagno fuori da un ristorante. Due mesi più tardi Agnese Oliva, morta per mano del figlio che poi si è suicidato, sempre nella capitale, a Labaro.

È iniziato pochi giorni fa il processo per la morte a Cassino, nel frusinate, nel maggio del 2023 di Yrel Natividad Pena Santana. Sul banco degli imputati un operaio di 27 anni. La scia di sangue continua. Il 1 giugno a perdere la vita Pierpaola Romano, a San Basilio, a Roma. A ucciderla un collega poliziotto che con la stessa arma si è poi tolto la vita.

In un altro quartiere della capitale, il 28 giugno, la morte di Michelle Causo, 17 anni. Reo confesso un coetaneo che ha gettato il suo corpo in un carrello. Particolari che scuotono le coscienze. All’inizio di settembre, la morte al Trionfale, di Rossella Nappini, infermiera. Un uomo con il quale aveva avuto una relazione è accusato di averla accoltellata nell’androne di casa. Pochi giorni dopo, a Primavalle, l’uccisione di Egidia Barberio, 88 anni.

Il figlio ha confessato di averla ammazzata e poi nascosta in un armadio. L’ottava vittima del 2023 è Silvana Aru, presa a martellate nella zona di Prato Fiorito, nel VI municipio della Capitale. L’uomo che è accusato di averla uccisa è un conoscente dei figli che voleva derubarla.

Anche Iride Casciani, l’ultima donna uccisa lo scorso anno, dal marito che poi si è tolto a vita, a Sant’Elia nel reatino, è stata massacrata  a martellate. Il 2024 si è aperto con un altro femminicidio in famiglia, con la morte di Rosa D’Ascenzo, proprio il 1 gennaio, a Sant’Oreste. In carcere c’e’ il marito. A Cisterna di Latina, alla vigilia di San Valentino la morte di madre e figlia, Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato. Uccise per difendere la primogenita Desireè dal suo ex fidanzato.