Il CBD è il metabolita della cannabis che può essere assimilato in modo istantaneo dal corpo umano. Si tratta di un principio attivo che non ha effetti psicotropi, il che vuol dire che non ha conseguenze euforizzanti a livello cerebrale. Nel corso degli ultimi anni la ricerca scientifica si è concentrata sui benefici offerti dal CBD sia a livello mentale che per la salute fisica. Per esempio, è stata accertata un’azione antiproliferativa e proapoptotica nei confronti delle cellule tumorali. Un’indagine del 2006, in particolare, ha analizzato il meccanismo cellulare in virtù del quale il CBD favorisce la morte spontanea delle cellule tumorali del seno.
Perché consumare la marijuana legale conviene
Le modalità di assunzione della cannabis si devono basare su dosaggi contenuti, come quelli che caratterizzano i decotti, le tisane o i preparati realizzati per la vaporizzazione. In questo modo è possibile sperimentare conseguenze positive contro lo stress, la depressione e l’ansia. Nel 2018 sono stati resi noti sul Journal of Affective Disorders i risultati di una ricerca che ha preso in esame le reazioni di più di un migliaio di pazienti che ricorrevano alla marijuana terapeutica per combattere gli stati depressivi e ansiosi. A loro è stato domandato di misurare i propri sintomi da 1 a 10, ed è emerso che l’assunzione di cannabis induce a percepire il 58% di ansia in meno e il 50% di depressione in meno.
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La cannabis terapeutica
Il Ministero della Salute prevede che la cannabis terapeutica venga usata come terapia alternativa per attenuare gli effetti e le manifestazioni di particolari patologie nel caso in cui i trattamenti medici tradizionali non garantiscano i risultati auspicati. È il caso, per esempio, delle manifestazioni dolorose e spastiche che sono dovute alla sclerosi multipla o che dipendono da lesioni del midollo spinale. Ebbene, i cannabinoidi possono essere utilizzati per combattere gli stati dolorosi più intensi.
Le proprietà del CBD
Sono conosciuti anche i benefici che sono stati registrati tra coloro che si sottopongono alle terapie per l’HIV, alla radioterapia o alla chemioterapia. Associato con il THC, il CBD garantisce un’azione antiemetica e anticinetosica, il che vuol dire che permette di limitare la sensazione di nausea e vomito. Le persone colpite da tumore possono trovare un valido supporto nella cannabis terapeutica, e in modo particolare nell’olio di cannabis.
Gli altri effetti significativi
L’assunzione di CBD è raccomandata anche in caso di anoressia, dal momento che questa sostanza stimola l’appetito e, di conseguenza, favorisce l’incremento del peso. Inoltre, esso permette di ridurre la pressione intraoculare che sperimentano i soggetti colpiti da glaucoma in quanto la sostanza ha un effetto ipotensivo, mentre la retina viene preservata. Al CBD, infatti, sono attribuite proprietà neuroprotettive, che si rivelano adatte anche per il trattamento della sindrome di Gilles de la Tourette: la sostanza permette di limitare i tic nervosi e al tempo stesso di tenere sotto controllo i movimenti del corpo e della faccia che vengono compiuti in modo involontario.
