Monteverde: attacco hacker "fascista e razzista" al Federico Caffè • Terzo Binario News

Monteverde: attacco hacker “fascista e razzista” al Federico Caffè

Gen 26, 2021 | Cronaca, Roma

“Posaceneri”, “riaprite i forni” e una serie di bestemmie. Nel corso della presentazione del video “L’ebreo errante nell’are del ‘900” – lavoro svolto dai ragazzi del Federico Caffè di Monteverde – si è verificato un attacco hacker “marcatamente fascista e razzista”: questo il commento del Partito democratico del Municipio XII, l’Anppia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti.) Roma e Anpi del Dodicesimo. Secondo quanto appreso da Terzo Binario, il video è stato proiettato con lo schermo condiviso e gli studenti in linea. Non solo: anche la commissione Cultura municipale era in collegamento. A un certo punto, però, sono piovuti commenti blasfemi e minacce. Un episodio, questo, avvenuto martedì 26 gennaio, alla vigilia della Giornata della Memoria.

Domenico Basile, presidente della commissione Cultura di Monteverde, ha condannato “gli episodi avvenuti questa mattina durante la commissione in collegamento con la scuola Federico Caffè di Monteverde Vecchio, in occasione della manifestazione “L’ebreo errante nell’arte del 900″, durante i quali un gruppo di hacker è entrato nel portale della scuola inneggiando ad Hitler e bestemmiando. La scuola ha dovuto interrompere la manifestazione. Continueremo ad essere vicini alle manifestazioni della scuola e porteremo avanti questa denuncia contro qualunque forma di violenza legata a motivi di carattere razziale tra l’altro avvenuti alla vigilia della giornata della Memoria”.

“Questa mattina, la presentazione della Giornata della Memoria dell’Istituto Federico Caffè di Monteverde è stata purtroppo macchiata da un attacco hacker di stampo marcatamente fascista e razzista. Un episodio vergognoso su cui ci auguriamo che la polizia postale faccia piena luce rintracciando in breve tempo i responsabili” è quanto riportato nel comunicato di Pd, Anpi e Anppia.
“Non è tollerabile che una lodevole iniziativa come quella organizzata dall’Istituto Caffè per non dimenticare una delle pagine più buie della nostra storia, sia rovinata da qualche vigliacco che, ben nascosto, insulta lanciando slogan antisemiti e improperi di varia natura. L’aspetto più inquietante è che episodi di questo genere sono sempre più frequenti: c’è bisogno della massima attenzione e determinazione da parte delle autorità competenti per rintracciare e punire i responsabili”.

Massimo Tegolini e Isabella Cognatti ( Biblioteca Federico Caffé e docente dell’istituto) hanno aggiunto: “Durante la proiezione del video alcune loschi figuri hanno iniziato ripetutamente a bestemmiare, a emettere suoni scurrili, a inneggiare ad Hitler ed al nazismo e a pronunciare frasi antisemite. Si è tentato in ogni modo di scollegarli ma hanno continuato a rientrare e a bestemmiare e a scriverlo sulla chat comune. A questo punto, dopo ripetute aggressioni verbali, si è interrotta la trasmissione. Sono passati 76 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, sono anni che i testimoni della Shoah denunciano nelle scuole quello che è avvenuto in quegli anni. La loro testimonianza, la loro forza ci ha insegnato che non possiamo abbassare mai la guardia. Vale ancora il monito di Piero Calamandrei che sapeva come trattare i nazisti che occupavano l’Italia dopo l’8 settembre 1943. E si rivolgeva al generale nazista Albert Kesselring, graziato e non pentito. “lo avrai camerata Kesselring il monumento che pretendi da noi italiani ma con che pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi…” Denunciamo quello che è avvenuto in tutte le sedi ma come docenti il monumento e la pietra che ci indica il nostro padre costituente sono lo studio, la cultura, i libri e gli incontri con i testimoni della Shoah, come Pupa Garribba che abbiamo incontrato ieri”.