Mazzarino sulla Commissione Auditorium Ladispoli: "Ecco dove ha sbagliato l'opposizione" • Terzo Binario News

Mazzarino sulla Commissione Auditorium Ladispoli: “Ecco dove ha sbagliato l’opposizione”

Feb 7, 2025 | Ladispoli, Politica

“Surreale è la realtà che non è stata separata dal suo mistero” (René Magritte, pittore).

Passate le feste e i veglioni in piazza, si torna alla politica di ogni giorno, dura da capire e da digerire, di qui la realtà ed il mistero.

Soprattutto dopo le ore di ripetitive discussioni ascoltate nel Consiglio Comunale del quattro Febbraio sull’ultimo punto in discussione. Per onestà intellettuale dobbiamo dire di aver ascoltato argomentazioni vaghe e pretestuose da tutte le parti in consiglio.

Ma andiamo con ordine. Il Consiglio si è aperto e velocemente svolto sui primi cinque punti all’ordine del giorno che hanno visto le comunicazioni del sindaco, con l’ingresso in giunta del consigliere Marchetti, promosso assessore, e la conseguente surroga della prima dei non eletti in Fratelli d’Italia Floriana Gentile, artista e moglie d’arte, sia per essere artista cinematografica che moglie del senatore Andreozzi, peraltro anch’egli presente in aula. A lei anche i nostri auguri di buon lavoro.

Per il neo assessore e neo vice sindaco Marchetti, promosso più per unzione dall’alto in Fratelli d’Italia che per meriti consiliari specifici – visto che non si ricordano suoi interventi di rilievo – possiamo dire che si è trattato di un salto doppio, diventando direttamente vice sindaco e, di fatto, il primo in corsa come candidato sindaco per la successione a Grando, visto che ne sarà vicario.

È poi tornata in discussione la segreteria congiunta con Manziana, e non abbiamo sentito particolari rimostranze sul fatto che la Segretaria dovrà dedicare del tempo anche in quel paese.

Viene da chiedersi perché tanto interesse in questa condivisione ed è difficile non metterla in qualche connessione con una convenzione stipulata per assorbire un idoneo da una graduatoria.

Dopodiché un paio di punti, passati senza colpo ferire sebbene fossero due regolamenti ovvero regole da seguire sulle quali non abbiamo sentito ribellioni ma si saranno accordati in commissione. In altre parole cinque punti, tre dei quali non certo banali, un’oretta di Consiglio.

Ma mancava il pezzo forte ovvero “ISTITUZIONE COMMISSIONE D’INDAGINE AI SENSI DELL’ART. 20 DELLO STATUTO COMUNALE VIGENTE”. Su questo l’opposizione ha palesemente puntato il jolly tanto che la discussione è durata oltre due ore, con tanto di sospensione per un palese errore di stesura della delibera, che ha generato, a nostro avviso, un ulteriore grave errore. Forse era stato troppo l’impegno tecnico speso nella segreteria congiunta con Manziana. L’argomento è l’”Auditorium Massimo Freccia”, ad oggi non ancora disponibile dopo circa 20 anni di anomalie procedurali.

Il fatto è grave e merita certamente un approfondimento. Però bisogna essere corretti e premettere che è una storia che parte dalla giunta Ciogli ma, soprattutto, attraversa due consiliature di giunte Paliotta e una consiliatura e mezza di giunte Grando.

Andando al sodo dei fatti e in modo sintetico anche se non è facile.

L’allora sindaco Paliotta opta, saggiamente, per trasformare l’ex Consorzio Agrario in teatro per dare una infrastruttura importante al comune di Ladispoli. È evidente come sia un adattamento di una struttura agricola per cui l’operazione non parte ex novo con tutti i limiti del caso. Viene aperta una procedura di gara alla quale, toh che strano, si presenta una sola ditta, che aveva visionato la struttura, e così viene assegnato l’impianto, inclusa la sua ristrutturazione.

C’è molto dilettantismo in questa fase ed i RUP non brillano certo. Per capirci, ad esempio, le poltrone vengono recuperate dal cinema Lucciola e manca la documentazione di conformità.

La struttura parte con agibilità provvisoria. La ditta affidataria dell’impianto comincia però a lamentare che la struttura non sia a norma e quindi di dover spendere di più, un fatto che doveva riguardare solo se stessa perché aveva potuto visionarla per tempo e fra l’altro non aveva concorrenti da battere essendo l’unica in gara.

Già da allora avrebbe dovuto essere messa sotto pressione. Di fatto il sindaco Grando rileva una struttura con agibilità parziale e, dice lui, con alcune documentazioni mancanti.

Passa il covid, passa il Superbonus con vari problemi che potevano rallentare ma non certo fermare la ristrutturazione. Da notare la continuità amministrativa rappresentata dalla presenza dell’assessore Pierini, vice sindaco con Paliotta e oggi assessore con Grando. Pierini non può non essere a conoscenza dei fatti e dell’operato della ditta.

Nel mezzo, non si è capito bene in quale esatta collocazione temporale, mentre la ditta lamenta la non agibilità, chiede un contributo di oltre ottocentomila euro e lo ottiene, cosi viene detto in consiglio. Quindi non dovrebbero esserci problemi alla ristrutturazione. A chiudere la narrazione fattuale oggi il sindaco Grando giura che la ditta è in movimento e in tempi brevi dovrebbe essere aperta. I lettori si chiederanno: quale sarà il problema?

Visto che il sindaco Grando non risolveva il problema l’opposizione ha presentato, giustamente, un esposto alla Corte dei Conti, la Procura della quale si è mossa ed ha richiesto informazioni e chiarimenti. Tutto questo potrebbe sfociare in provvedimenti a carico sia dei RUP che dei politici che abbiano approvato atti errati. Però l’opposizione ha anche chiesto, legittimamente, una commissione speciale che ha chiamato di indagine.

La segretaria, forse oberata dal doppio incarico con Manziana, ha chiesto chiarimenti nelle varie sedi Istituzionali e si è appurato che essa poteva essere costituita. La Commissione però va votata in Consiglio, sulla base di un Statuto penoso, e la maggioranza deve, legittimamente, concordare quindi è un problema politico fra una opposizione ed una maggioranza che debbono, per forza, trovare un’intesa.

Qui sta la base di due ore di chiacchiere ascoltate in consiglio comunale. L’opposizione ha presentato una proposta iniziale che puntava solo alla finestra temporale del sindaco Grando, marginalizzando l’origine dei problemi nati nelle due consiliature Paliotta. Una volta in commissione sembra sia partita una doverosa mediazione, che nel consiglio non si è capito per quale motivo non abbia avuto successo.

Quindi la maggioranza ha, legittimamente, bocciato la commissione. Tutte scelte legittime che però mettono in luce il dilettantismo dell’opposizione che continua a lamentare scandali salvo poi non capire gli strumenti come vadano usati, ma almeno stavolta ha presentato un esposto alla Corte dei Conti e vedremo l’esito che avrà.

Però se spari una bordata del genere poi non vai a chiedere di essere collaborativi perché è evidente che devi cedere molto e devi accettare una vera analisi dei fatti, dal loro inizio. Non puoi puntare su una mozione raffazzonata chiesta in consiglio.

Dall’altra la maggioranza, pretestuosamente ma legittimamente, non ha voluto assecondarli con la scusa di voler aspettare l’esito degli accertamenti della Corte dei Conti, che sicuramente andrà avanti molti mesi, se non anni, mettendo così sotto al tappeto le polveri della propria grave parte di errori. Poco hanno pesato gli interventi degli altri consiglieri, perché la questione era strategica, ad un livello superiore.

Non si sono commossi neanche dopo l’intervento di Pascucci che, nonostante la dichiarazione iniziale, si è lanciato in un romantico amarcord dei tempi arcaici del teatro Ladispol-Cerite. L’unico che ci ha guadagnato è Paliotta, cofirmatario della richiesta di commissione, il quale ha potuto fare la sua passerella dando la colpa a Grando ma senza rischiare di essere indagato dal consiglio per tutta la prima parte di questa ridicola vicenda. È evidente che anche Paliotta sia riemerso dal pluriennale torpore ed entrato in modalità nomination per il prossimo sindaco.

Ci siamo un po’ dilungati ma era dura sintetizzare una vicenda che dura da circa venti anni, superata in questo solo dalla vicenda Olmetto che il sindaco ha dichiarato partirà a breve, non senza alcuni dubbi posti nell’assemblea pubblica svolta il 28 gennaio. In comune le due vicende hanno di aver iniziato il proprio travaglio sotto le giunte Paliotta e ancora non vedono luce.

Resta il fatto che l’auditorium Freccia è inagibile, che sarebbe stato bene fare luce su tutta la vicenda e speriamo che non escano fuori altre eventuali insanabili magagne. “La furbizia è la prostituzione dell’intelligenza” (Roberto Benigni).

cardinal Mazzarino