Mazzarino su bilancio, piani e scambi di aree: non è tenero con Ladispoli • Terzo Binario News

Mazzarino su bilancio, piani e scambi di aree: non è tenero con Ladispoli

Mag 20, 2024 | Ladispoli, Politica

“Il prezzo pagato dalla brava gente che non si interessa di politica è di essere governata da persone peggiori di loro” disse Platone.

Non sapremo mai cosa avrebbe pensato Platone di Ladispoli, ma sappiamo che questa sua massima si addice benissimo al caso.

Lo diciamo serenamente perché ormai sono tanti i casi di decisioni discutibili come anche i modi spicci, da politica da bar, che vediamo in continuazione nel suo consiglio Comunale ad opera del sindaco.

Il bon ton si vede solo laddove non si decida nulla, infatti il 2 maggio, subito dopo la festa dei lavoratori, il Consiglio è tornato a riunirsi per le variazioni di bilancio, come, simbolicamente, a voler dimostrare di appartenere a questa categoria.

Il senso della variazione è di ripartire nei vari capitoli di spesa le maggiori (o minori) entrate non previste nel bilancio di previsione. Sono soldi che possono provenire da avanzi di bilancio dell’anno precedente, nuove entrate da altri enti o anche da entrate dovute ad alienazioni del patrimonio comunale disponibile.

La seduta, contrariamente alla precedente, si è svolta in un mellifluo scambio di cortesie quasi imbarazzante da ascoltare per chi conosce i precedenti casi. Si poteva sperare in una conversione all’educazione istituzionale ma il reale motivo è che non si decideva nulla e semplicemente si alimentava il libro delle intenzioni.

Il clima è stato talmente insipido e pieno di convenevoli che viene da chiedersi per quale motivo poi le opposizioni abbiano votato contro visto che hanno ringraziato anche per una semplice tabella riassuntiva di ciò che dovevano votare.

Ma essendo solo un voto di buoni propositi e numeri spalmati sui vari capitoli di spesa nessuno si è curato di lottare con particolare forza, anche se qualche slogan si è comunque sentito.

Ma non tutti i propositi sono sempre buoni e l’inganno si annida nei dettagli. In questo libro di intenzioni spiccano tre voci che hanno attirato la nostra intenzione. La prima riguarda il persistere di una forte spesa sulla voce eventi con la riproposizione di un Capodanno faraonico.

Se guardassimo il risultato di quello recente, dovremmo far notare che ancora non risultano giustificate a norma di regolamento le spese sostenute per non parlare delle ambigue modalità di spesa.

Stesso approccio c’è stato per la Sagra del Carciofo. Senza contare le spese previste per l’estate. Non stupisce molto il fatto che si finanzino questi eventi quanto le cifre in ballo e le procedure applicate che eludono le buone prassi. Un altro punto che ci ha stuzzicato è quanto pianificato per San Nicola dove il Comune scambierà una sua proprietà, sulla quale ricade lo Skate Park con un’area privata che, per una strana interpretazione, l’Ufficio Tecnico afferma essere ancora portatrice di cubatura nonostante sia soggetta a vincolo archeologico.

Peccato che il vincolo esista da un buon quarto di secolo e sia stata comprata con esso vigente. Strano anche che i proprietari non abbiano mai detto nulla fino ad oggi dopo l’adozione della variante e in difformità da essa. Approccio molto simile a quanto accaduto con uno dei due piani recentemente approvati con il riciclo di aree già pubbliche ma extra variante.

Tutto con il placet del docile Ufficio Tecnico. Comunque sarebbe curioso sapere se tutti costoro abbiano sempre pagato la relativa ICI e le varie tasse, oppure la considerino archeologica o non loro solo quando si tratti di pagare le imposte. Ma tant’è che questa nuova proprietà otterrà di riprendere questa cubatura fantasma e costruire una decina di villette adiacenti al campo sportivo di San Nicola.

Come saranno poi inseriti nei millesimi del Consorzio che era bloccato da decenni sarà tutta da capire anche per l’allaccio in fogna visto che il collettore sembra sia più che saturo. Viene anche da chiedersi quante altre aree spunteranno fuori dal cilindro del sindaco.

Già perché, sempre fra i buoni propositi, vi sarebbe la proposta di un project financing (ebbene sì, sempre questa magica parolina) che effettuerebbe uno scambio in costruzione di una nuova scuola a via Praga.

Anche questa con strane interpretazioni circa le distanze dei fossi. Vedremo in sede di licenza edilizia che, in questo caso, si spera sia valutata. Tutta urbanistica “creativa” che ha visto molti progetti prendere il via mentre la VAS ancora deve valutare le risposte del comune.

Una VAS che non prevedeva alcuni Piani Integrati e che ancora aspetta risposte chiare circa la fornitura idrica e lo smaltimento delle acque reflue nelle fogne e non certo nelle fosse settiche, specialmente vicino al Parco di Palo.

Ma la creatività non si è fermata all’urbanistica visto che anche la Trasparenza continua a dare prova di miopia su tutti gli omissis che semplicemente coprono affidamenti diretti sempre e solo ai soliti tecnici. In qualche caso basta leggere questi affidamenti e metterli in fila per far sorgere fondati sospetti di commistione fra questi tecnici e l’amministrazione.

Insomma nulla di particolare, salvo la solita pochezza di interesse per i cittadini ed attenzioni per facoltosi progetti urbanistici, anche fuori variante prima ancora di approvarla. Ma tanto basta che la Regione faccia orecchie da mercante. Dove sono i progetti idrici e smaltimento che ha richiesto? O anche dov’è il progetto di salvaguardia delle aree protette? E dov’è il PUA che pure dovrebbe essere integrato con la variante per essere efficace? Ed il Piano del Traffico o il Regolamento antenne?

Come abbiamo già scritto non è urbanistica a macchia di leopardo ma solo a macchie di sugo su una canottiera dopo una spaghettata all’amatriciana modello Mago Oronzo.

Tutto questo mentre aumenta la richiesta di servizi ai cittadini per una popolazione che invecchia ed una povertà che aumenta mentre le casse del comune sono ben fornite, ma vengono orientate ai Concerti di Capodanno e nuovo cemento.

E’ da tempo che l’immagine del sindaco Grando di bravo ragazzo nuovo alla politica e fuori dai giochi di interesse è tramontata, mentre da tempo ormai si è scoperto essere un politicante che ha cambiato molte volte parere, oltre che partito, fra il primo programma elettorale ed il secondo e fra i programmi rispetto ai fatti concreti.

Si è dimostrato essere un politico come tutti gli altri, dotato di particolare arroganza e ora a caccia di una nuova poltrona dopo quella di sindaco tramutando la politica in mestiere.

Chiudiamo con un aforisma di un grande vero statista del ‘900, Charles de Gaulle “Sono giunto alla conclusione che la politica sia una faccenda troppo seria per essere lasciata ai politici.”

cardinal Mazzarino