Mazzarino: «Da chiarire la determina di assegnazione della pulizia strade post incidenti di Ladispoli» • Terzo Binario News

Mazzarino: «Da chiarire la determina di assegnazione della pulizia strade post incidenti di Ladispoli»

Set 20, 2023 | Ladispoli, Politica

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“Come i lettori ricorderanno, più volte si è dato conto di qualche legittimo dubbio su alcune determine e gare gestite da uno degli uffici del Comune di Ladispoli (QUI) e, senza sembrare persecutori né inquisitori, a seguito della pubblicazione della Determina 1389 del 10 Agosto si torna su un argomento simile.

Fra l’altro c’è la Determina 1387/23 che per il caso suddetto dimostra la giustezza delle osservazioni procedendo ad una rettifica in autotutela a causa del solito mero errore materiale, che caritatevolmente si accetta per buono, ma che non giustifica le altre anomalie esposte, in particolare sui tempi di pubblicazione.

Anche in questo nuovo caso non ci sono denunce ma soltanto punti da evidenziare, con la presunzione, magari, di proporre qualche chiarimento.

La Determina, che segue una gara regolarmente svolta, assegna ad una società di Viterbo il servizio di pulizia e smaltimento dei detriti conseguenti agli incidenti stradali, ma anche il servizio di ripristino delle infrastrutture che fossero danneggiate, tipo pali della luce o segnaletica danneggiati.

La gara è stata pubblicata, con regolare disciplinare al quale ha risposto una sola ditta che, manco a dirlo, dopo esame della Commissione, si è aggiudicata il servizio.

Vale la pena notare che questo servizio costa poco o nulla al Comune visto che la ditta dovrà presentare parcella alle assicurazioni di chi avesse torto nei vari incidenti stradali.

La ditta dovrà intervenire entro tempi strettissimi, inferiori ad un’ora, e pertanto avrà un C.L.O. (Centro Logistico Operativo) fra Ladispoli e Comuni limitrofi.

È un servizio importante e, in alcuni casi, molto triste e imbarazzante. E allora?si dirà. Allora si è notata qualche piccola pecca che o si è in difetto di comprensione oppure è una vera e propria lacuna ma, in questo caso si potrebbe dire che “errare humanum est perseverare autem diabolicum”.

Il Disciplinare di gara era chiaro e al punto C enunciava “c). Il possesso delle seguenti certificazioni ISO: – ISO 9000:2015 …; – ISO 14001:2015 …; – ISO 14067:2018 …; – ISO 18295:2017 …; – ISO 37001:2016 …; – ISO 39001:2012. Tutte certificazioni fondamentali per il tipo di lavoro appaltato.

Affidato il servizio poi deve essere stipulata la convenzione ed allora stupisce un pochino trovare in questa bozza di convenzione scritta una frase fuorviante “- operare nel rispetto degli standard qualitativi delle ISO”. Dato che nel sito della ditta non si è trovato alcun riferimento alle certificazioni ISO possedute mentre è sempre un buon biglietto da visita pubblicizzarle.

dunque continua a non capirsi il perché di questa frase senza specificare che se ne è in possesso e sono mantenute attive, cosa che ha un costo perché vanno superati controlli periodici.

Essere certificati implica dover assolutamente operare secondo quelle norme, mentre affermare di operare secondo quelle norme è aspetto generico e molto diverso.

Poi ci sarebbe qualche dettaglio ma magari sfugge il burocratese, tipo perché definire un affidamento provvisorio visto che le clausole di recesso sono tutte violazioni contrattuali quindi non vi è facoltà di scelta? O anche per quale motivo se l’affidamento è del Comune di Ladispoli e la stipula della convenzione avviene a Ladispoli in foro competente indicato è Viterbo? O anche, per quale motivo nella convenzione non è citata il C.L.O. Centro logistico operativo che pure era vincolante nell’offerta? Cosa c’entra la facoltativa installazione di una telecamera se già esiste un contratto per la videosorveglianza ancora in essere?

L’impressione, magari sbagliata, è che si siano messi molti giusti paletti ma, forse, qualcosa è risultato diverso dai buoni propositi e già si sapeva chi avrebbe potuto partecipare. Anche in questo caso nulla da ridire sulla ditta, se veramente sia in possesso delle certificazioni formali e non solo delle capacità operative di cui non si dubita.

Magari come fanno tutti, citarle nel sito in quanto sono motivo di vanto e garanzia. Invece agli uffici si chiedono maggiori attenzione e trasparenza, che non è mai un male e che, forse, in questo caso non ha aiutato a comprendere al meglio.

In conclusione, la semplice informazione che, salvo modifiche, è attivo un servizio di rimozione dei detriti da incidente il cui costo sarà addebitato alle assicurazioni come prevede la legge.

Il servizio, che dura tre anni, può essere attivato solo attraverso la Polizia Municipale ma, sembra, anche le altre forze dell’ordine, ed i tempi di intervento variano fra giorno, notte e lavorativi e festivi ma siamo entro i 45 minuti.

Oltre la rimozione dei detriti ed il ripristino potranno essere effettuati anche altri ripristini ma dipende dalle casistiche. Si spera così di aver reso un servizio ai lettori, ma anche agli uffici che magari potranno verificare i dubbi sollevati così da essere più chiari e trasparenti in futuro.

Anzi con l’occasione si ricorda la Sentenza del Consiglio di Stato 1785/23 come pure le indicazioni dell’ANAC che sottolineano l’incompatibilità fra il ruolo di R.U.P. (Responsabili Unici del Provvedimento) e partecipazione alle Commissioni di gara cose che sembrerebbe poco allineata alla DD 1300 del 1 Agosto u.s. di nomina della Commissione, ma non essendo disponibile il verbale non si è potuto verificare la sussistenza dei fatti”.

cardinal Mazzarino