Guerra Russia Ucraina, potrebbe aumentare il consumo di carbone a Civitavecchia • Terzo Binario News

Guerra Russia Ucraina, potrebbe aumentare il consumo di carbone a Civitavecchia

Feb 25, 2022 | Civitavecchia, Energia, Politica

Accelerare il processo per ridurre la dipendenza italiana dal gas russo: nel giorno in cui Putin sferra il suo attacco all’Ucraina è questo uno dei temi che impegna il governo che si riunisce piu’ volte nel corso della giornata in tutti i formati anti-crisi.

La guerra, spiega una fonte di governo, “cambia lo scenario” e visto che “non sara’ una cosa breve” bisogna attrezzarsi fin da subito.

Il governo, viene spiegato, sta studiando tutte le opzioni utili, da un lato per spingere al massimo le rinnovabili, nel medio periodo.

E nell’immediato per aumentare il piu’ possibile la produzione di gas – guardando al Tap e non escludendo neppure, se fosse il caso, un maggiore ricorso al carbone – ed evitare di rimanere
spiazzati se si avverasse lo scenario peggiore, quello di uno stop delle forniture da parte di Mosca.
La crisi energetica e’ tema che viene affrontato anche in Consiglio dei ministri, dove il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani fa una sua informativa insieme ai colleghi degli Esteri Luigi Di Maio e della Difesa Lorenzo
Guerini. I ministri ascoltano, nessuno parla dopo il Cdm.

Questioni “troppo delicate”, dice piu’ di un ministro. Ma la compattezza nel dire si’ a sanzioni dure, assicura piu’ di qualcuno, ci sara’ anche per garantire agli italiani che non si rimarra’ “al buio” a causa di eventuali ritorsioni russe.
Cingolani partecipa anche al comitato politico strategico chiamato proprio alla gestione delle crisi, anche se la sua figura non sarebbe prevista di norma. Segno che il gas e’ problema numero uno tra quelli che si dovranno affrontare nei
prossimi giorni. Le misure pero’ potrebbero arrivare prossimamente, e non nel Consiglio dei ministri di domani che dara’ seguito, con un decreto che definira’ anche l’impiego delle
truppe italiane, alle decisioni che prendera’ nelle prossime ore il Consiglio europeo sulle sanzioni.
Alcune decisioni, spiega un ministro, potrebbero anche nonavere bisogno di norme, ad esempio se si decidesse di aumentare la produzione da fossili nelle centrali ancora attive di
Civitavecchia o Brindisi.

Diverso il discorso se si volesse ricorrere anche a impianti fermati dal processo di decarbonizzazione. Ma l’obiettivo del governo e’ senz’altro anche quello di spingere le produzioni da rinnovabili, andando oltre le misure gia’ approvate la scorsa settimana con il decreto
contro il caro-bollette, che peraltro ancora non e’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale: si tratterebbe di un intervento piu’ deciso sulle semplificazioni. Passaggi lunghi tra
autorizzazioni Via e procedure di vario tipo “appartengono al tempo di pace”, sintetizza una fonte di governo. (ANSA).