“Nei giorni scorsi sono apparsi sui quotidiani locali comunicati dell’Amministrazione dai quali è emersa la presunta necessità di procedere ad un aumento della Tari nella misura del 10% motivandolo con i mancati incassi e l’aumento dei costi che avverrà con la stipula del nuovo contratto.
Tutto ciò ha riportato alla mente l’articolo di fine ottobre con il quale si voleva giustificare l’aumento del disavanzo 2018 rispetto alle previsioni, con la mancata attivazione delle procedure per la disamina delle pratiche di condono edilizio. Non sarà che il consuntivo 2019 è andato anch’esso peggio delle previsioni e si vuole alzare una cortina fumogena accusando mancanze di cassa, pur dolorose, quando invece manca la competenza?
Vero è che il dissesto prevede la copertura totale dei costi del servizio, ma si parla di costi a consuntivo, quindi la Tari dovrà essere calcolata sui costi 2019 che sono relativi, per la parte Gesam, a fatture emesse in proroga del vecchio contratto, più i costi di discarica sulla base delle fatture e le riduzioni da regolamento, quindi non oltre i circa 6.100.000 già utilizzato come base di calcolo per le cartelle già emesse e scadute.
Tale importo, lo ribadiamo con forza, è già elevatissimo rispetto ad un servizio scadente.
Per quanto riguarda il maggior onere previsto dal nuovo contratto se ne riparlerà eventualmente nel 2021 ma solo ed esclusivamente se il contratto verrà rispettato dalla prima all’ultima riga con forniture di materiali e servizi ad esso collegati. Non siamo più disposti a tollerare che un contratto venga applicato al 70% e pagato al 100%. Basti pensare ai risparmi della ditta fatti finora per i servizi pattuiti nel vecchio contratto e mai forniti (cestini, raccolta verde ecc.), non già per il costo del materiale in sé, ma per i risparmi che in termini di squadre di lavoratori e di mezzi.
Poco ci importa che le gare vengano assegnate al massimo ribasso, chi propone deve essere consapevole di dover fornire ciò che ha pattuito. Se chi ha vinto l’appalto pensa di rimetterci sa benissimo dov’è l’uscita.
È evidente che qualora vengano emesse cartelle di importo maggiorato verranno attivate tutte le procedure di legge per la difesa dei contribuenti. I cittadini di Santa Marinella, sia privati che partite Iva, non possono più sopportare altri costi. Il limite è già stato superato”.
Floriana de Rinaldis
Fantozzi ilaria
Circolo pyrgi santa Marinella