Ormai tutti coloro che stanno seguendo un minimo il mondo delle criptovalute sono concentrati sulle dichiarazioni di Elon Musk, che ha messo in evidenza come Tesla non accetterà più alcun pagamento in Bitcoin.
Infatti, il ben noto colosso californiano nato dal genio di Musk, potrebbe scegliere di garantire il proprio supporto ad altre valute digitali che presentano un livello di efficienza maggiore sotto il profilo energetico e che, di conseguenza, sono anche più rispettose dell’ambiente. Dichiarazioni che, come si può facilmente intuire, hanno portato in dote uno stravolgimento anche nell’andamento di Bitcoin ed è un aspetto a cui è necessario prestare la massima attenzione, a maggior ragione per chi ogni giorno fa operazioni in merito al trading criptovalute.
Le dichiarazioni di Elon Musk che hanno sconvolto il mercato delle criptovalute
Le dichiarazioni che sono state rilasciate dal numero uno di Tesla lo scorso 13 maggio hanno mandato un po’ allo sbando i vari mercati delle criptovalute. Infatti, Musk ha messo in evidenza come Tesla non accetterà più alcun tipo di pagamento tramite Bitcoin per quanto riguarda l’acquisto di automobili. Non solo, dal momento che Musk ha posto anche una condizione ben precisa per rimuovere un simile blocco ed è legata al fatto che il mining della moneta digitale più famosa al mondo, possa diventare molto più sostenibile per l’ambiente circostante, riducendo il suo attuale impatto e inquinamento.
In relazione a quello che è stato comunicato da parte di Musk, aspettando quindi che la produzione di Bitcoin diventi molto più rispettosa dell’ambiente, Tesla comincerà a tenere in considerazione le altre criptovalute, che invece si distinguono proprio dal punto di vista di un più limitato impatto energetico.
Musk ha svelato come c’è grande preoccupazione per il sempre più veloce aumento che sta caratterizzando l’impiego di combustibili fossili in riferimento alle varie operazioni di mining e alle transazioni di Bitcoin. In modo particolare in riferimento al carbone, che presenta un livello di emissioni talmente alto che non ha eguali rispetto agli altri combustibili.
Le monete digitali, quindi, sono senza ombra di dubbio delle opportunità estremamente affascinanti e interessanti e le potenzialità per fare parte della nostra quotidianità nel corso dei prossimi anni ci sono tutte, ma tutto questo non si può affatto tradurre, come da parole di Musk, in un costo che si riversa sull’ambiente che ci circonda.
Il vortice di conseguenze creato dal tweet di Elon Musk
Il post su Twitter del boss di Tesla ha portato in dote un vero e proprio vortice di speculazioni, soprattutto in riferimento a quale valuta digitale potrebbe essere scelta e accettata da parte del colosso californiano per l’acquisto delle sue auto da parte della clientela.
Ebbene, sul web si sono cominciate a rincorrere le prime voci. Stando a uno degli influencer più famosi nel mondo dei social network, ovvero “The Cryptic Poet”, sembra che Tesla si possa orientare verso Ethereum o XRP. Tanti altri utenti, però, non sono affatto d’accordo con tale previsione, visto che per il marchio californiano sarebbe un po’ strano garantire supporto a Ether, a maggior ragione visto al momento è basato su un sistema di consenso Proof of Work, esattamente come avviene per Bitcoin.
Stando alle statistiche e ai dati che sono stati diffusi da parte di TRG Datacenters, il consumo medio di Bitcoin si aggira intorno ai 700 kilowattora per ciascuna transazione. Discorso diverso per Ethereum, in cui il consumo medio scende a 62,56 KWh per transazione, anche se il sistema PoW è il medesimo di Bitcoin, ma il passaggio alla versione 2.0 Proof of Stake potrebbe risolvere questo problema. Tesla potrebbe decidere di virare, perlomeno nell’immediato, su Ripple, che consuma solo 0,0079 KWh per transazione.
