Corrado Melone in gita con i bambini più meritevoli • Terzo Binario News
L'incontro a Farfa

L’incontro a Farfa

“Seatout”, “DGS travel” e “Caere viaggi”, con i loro pullman, e il Comune di Ladipsoli, con la guida offerta, ancora una volta hanno premiato i bambini ed i ragazzi più meritevoli.

Grazie al dono della “Caere viaggi”, che ha permesso un viaggio a Farfa per i più piccolini, alla “Seatour” che ha donato due pullman per un viaggio a Todi ed alla “DGS travel” che ne ha donato uno sempre per Todi ai migliori fra i nostri ragazzi, e grazie alla guide in loco offerte dal Comune di Ladispoli, anche quest’anno, per la quarta volta, gli studenti che si sono distinti ottenendo i risultati migliori hanno trascorso una giornata diversa e stimolante all’insegna della cultura e del divertimento.

Il primo viaggio premio è stato per una rappresentanza di bambini di 6 e 7 anni dell’Istituto “Corrado Melone” di Ladispoli, insieme alle loro maestre, che si è recata a Farfa per visitare la famosa abazia, uno dei monumenti più insigni del Medio Evo europeo che ebbe il patrocinio di Carlo Magno e possedette, nel periodo di massimo splendore, una vastissima porzione dell’Italia Centrale. I pochi turisti presenti e gli invitati ad un matrimonio sono rimasti increduli e stupiti nel vedere come i tre gruppi di bambini delle tre classi 2A, 3A e 2B primaria, si muovessero calmi, sereni ed ordinati durante la visita guidata e nell’ammirare la chiesa dove due giovani stavano celebrando le loro nozze. Terminata la visita ed effettuati gli immancabili acquisti di ricordini per i genitori, il resto del pomeriggio è trascorso giocando e rincorrendosi sui prati di un parco attrezzato per pic nic.

Una vista di Todi

Una vista di Todi

Il clou si è avuto però nel secondo viaggio premio destinato ai ragazzi più grandi: quelli delle attuali seconde e terze secondaria di primo grado, che lo scorso anno hanno ottenuto i voti migliori, cui si sono aggiunti i ragazzi delle ex terze che ora frequentano gli istituti superiori e che all’esame di Stato hanno ottenuto “10” o “10 e lode”, le eccellenze della “Melone”.

Ma lasciamo parlare due di queste eccellenze che hanno vissuto una giornata serena all’insegna dell’apprendimento e del divertimento.

Anche quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare, insieme ad altri compagni di tutte le classi dell’Istituto Comprensivo “Corrado Melone” ed ex alunni della “Melone”, al viaggio premio previsto per i migliori 100 studenti della scuola!

Mi sento di ringraziare di cuore chi ci permette queste belle attività, far cui le due ditte di pullman “Seatour” e “DGS travel”, che hanno fornito gratuitamente i tre pullman che ci hanno portato a destinazione ed il Comune di Ladispoli che ci ha donato la visita guidata!

I ragazzi a Todi

I ragazzi a Todi

Dopo Napoli, Siena ed Ercolano, quest’anno la meta è stata Todi: una piccola cittadina umbra, ricca di monumenti artistici che sorge su una collina che domina il Tevere. Quest’anno, per fortuna, il tempo è stato con noi molto clemente: non è piovuto come lo scorso anno!

Abbiamo iniziato la visita con la nostra simpatica guida, Elisa, che ci ha svelato la storia di Todi nel percorso in leggera salita dalla chiesa di “Santa Maria della Consolazione” e la città.

Numerose sono le ipotesi circa l’origine della città, ma una leggenda narra che Todi sia sorta per volere dei Veii Umbri, una popolazione che viveva nella valle, ma mentre erano già iniziati i lavori per la costruzione della città sulle rive del fiume, ecco che un’aquila arrivò mentre gli uomini stavano mangiando e portò via con gli artigli la tovaglia trascinandola sul punto più alto del colle (ecco perché il simbolo di Todi è un’aquila che ghermisce una tovaglia). Gli abitanti della Valle pensarono che quello fosse un segno del destino e costruirono così la città proprio su quel colle. L’origine del nome sembra essere incerta; gli studiosi la fanno risalire al nome “Tutere” che significa “confine” perché infatti Todi, dalla sua posizione, domina la valle del Tevere e confina con l’antico territorio degli Etruschi. Ma Todi forse è stata edificata proprio dagli Etruschi tra il III e il I secolo a.C. ed è in quest’epoca che viene costruita la prima grande cerchia di mura che racchiude la città. Nel I secolo a.C. Todi diventa Municipio Romano e della civiltà romana rimangono ancora alcuni resti come le imponenti Cisterne sotto la Piazza del Popolo che permettevano alla città di resistere a lunghi assedi.

Dopo l’anno mille, Todi prospera, si espande e tornano a rifiorire tutte le attività commerciali ed artigianali.

La foto ricordo

La foto ricordo

Il 1236 vede la nascita di uno dei più illustri cittadini, il fiore di Todi e della cultura italiana: Jacopo De Benedictis, meglio noto come Jacopone da Todi, discendente di una famiglia nobile, ricco ed importante uomo di legge che a 32 anni, dopo la morte della moglie durante una festa da ballo che lo toccò interiormente, donò tutti i suoi averi ai poveri e cominciò a condurre una vita umile come frate minore. Dopo l’approvazione degli ordini mendicanti da parte di Papa Celestino V, giunse però l’accanimento contro i monaci mendici da parte di Bonifacio VIII che mal digeriva le critiche al lusso della Chiesa confrontato alla povertà degli uomini. Jacopone, che si era fatto notare, grazie alla sua formazione giuridica, per la sua condanna verso le ingiustizie della Chiesa, fu scomunicato perché associato ai Colonna, nemici di Bonifacio VIII, e imprigionato nei sotterranei di San Fortunato a Todi. Dalla sua prigionia non chiese mai clemenza, ma solo di avere tolta la scomunica, per lui la cosa più dolorosa. Sarà liberato solo alla morte di Bonifacio VIII (che nel frattempo Dante aveva posto nell’Inferno ancora da vivo!) dal nuovo papa dopo 5 anni di dura prigionia.

Dell’opera letteraria di Jacopone si ricordano soprattutto le numerose “laudi”, scritte in lingua volgare, nelle quali egli esprime soprattutto il senso di distacco tra la condizione umana e la figura di Dio, fra queste occorre ricordare la straziante “Donna de Paradiso”, nota anche come “Pianto della Madonna” citata anche da Fabrizio de Andrè nella sua “Ottocento”, dove Gesù chiama “mamma” la Madonna, ed il famosissimo e toccante “Stabat Mater” musicato, fra i tanti, in modo magistrale da Pergolesi.

La tomba di Jacopone si trova nella chiesa di San Fortunato e vale la pena osservare come la frase sulla lapide riporti: “Impazzito d’amore per Cristo. Ingannò il mondo con un nuovo artifizio” alludendo al fatto che la data riportata sulla stessa lapide non sia quella della sua morte vera (1306), ma quella della sua scomunica (1296), artifizio che permise di porre le sue spoglie da scomunicato (ma “morto” prima della scomunica), vicino a quelle degli altri santi presenti nella cripta, cosa altrimenti impossibile da farsi. Oggi Jacopone è considerato “beato”.

Successivamente, anche grazie al Vescovo Angelo Cesi, la città di Todi subisce un nuovo impulso e torna a rifiorire; sotto la sua guida vengono effettuati importanti lavori urbanistici ed architettonici quali la costruzione della Fontana della Rua o Cesia, della Chiesa del Crocifisso e del Tempio della Consolazione completato solo dopo la sua morte.

Quasi in tutti i monumenti artistici presenti nella città si può ammirare un’atmosfera medievale; vi sono anche elementi dello stile rinascimentale caratterizzato da figure semplici, ma la tranquillità della cittadina, le chiese di stile romanico, caratterizzate da grandi rosoni, e in stile gotico, riconoscibili dagli archi non più a tutto sesto bensì acuti, i palazzi e le strette vie ci mantengono comunque saldamente nel medioevo.

È stato divertente consumare il pranzo al sacco o mangiare della calda pizza acquistata nella piazza, sparsi lungo la scalinata della cattedrale, in Piazza del Popolo, ed immaginare come fosse la vita a Todi tanti anni fa. La giornata si è conclusa con l’acquisto di souvenir e la foto di gruppo alla base della cremagliera che molti si sono divertiti ad usare per scendere al parcheggio dei pullman e ripartire quindi verso Ladispoli.

È stata una bellissima esperienza, condivisa con i miei compagni di scuola; ho potuto ammirare la bellezza dei monumenti artistici e poter confrontare i diversi stili che li caratterizzano, ma soprattutto vedere che il nostro impegno nello studio è stato apprezzato offrendoci questa bella opportunità!

È stato bellissimo sentirsi nuovamente un’alunna della mitica “Corrado Melone”, e rivivere quelle emozioni, passare una giornata con i miei compagni di tanti progetti che ora sono diventati miei compagni di classe nella nuova scuola; non riesco a descrivere con parole le sensazioni provate durante la gita. Ricorderò questa giornata, anche con un pizzico di malinconia, perché so che è stata la mia ultima gita da studente della Corrado Melone. Non ho parole per ringraziare chi ci ha dato l’opportunità di partecipare a questa meravigliosa gita premio a Todi che spero ed auguro possano essere in molti a vivere nei prossimi anni.

Pubblicato lunedì, 24 Novembre 2014 @ 07:45:34     © RIPRODUZIONE RISERVATA