Civitavecchia riscopre Santa Fermina dopo due anni: folla per i festeggiamenti • Terzo Binario News

Civitavecchia riscopre Santa Fermina dopo due anni: folla per i festeggiamenti

Apr 29, 2022 | Civitavecchia, Cronaca

Dopo due anni, Civitavecchia torna a festeggiare Santa Fermina, sua patrona. E grazie a una giornata di sole splendida, è stato un bel 28 aprile con civitavecchiesi in giro e il ritorno a una parvenza di normalità.

Finalmente si potrebbe dire, con la benedizione a mare che ha rappresentato il culmine di una giornata bella, sotto tanti punti di vista. Non ultimo, quello di aver sentito le sirene delle navi suonare a festa “a pieni polmoni”.

La giornata è iniziata con il recupero delle tradizioni e il rinsaldarsi di quel legame pluridecennale con Amelia, il comune umbro gemellato con Civitavecchia e con il quale si condivide il culto della santa protettrice di marinai e navigatori. E allora ecco che in piazza Vittorio Emanuele si è snodato il corteo storico amerino, con l’esibizione degli sbandieratori. Uno spettacolo particolarmente apprezzato dai civitavecchiesi che si sono assiepati sotto la Cattedrale a osservare le evoluzioni di piccoli e grandi sbandieratori, al ritmo incalzante dei tamburini.

santa fermina sbandieratori amelia 2

Tutti rigorosamente in costumi medievali, a sancire il tuffo nel passato e il ritorno alla tradizione. Ospiti in costumi d’epoca, con spade e cotte di maglia, per la lettura del proclama in latino prima e in italiano poi in cui si ricorda il significato della “cerimonia del cero”. A scandirla, don Augusto Baldini che ha ripercorso i passi del martirio della Santa e delle sue peripezie fra l’antica Centumcellae e il comune umbro. Il 28 aprile del 1647 il Vescovo di Amelia donò alcune reliquie di Santa Fermina alla Cattedrale di Civitavecchia e per questo la Patrona dei Naviganti viene celebrata il 28 aprile.

santa fermina proclama amelia1

Quindi le firme sulle pergamene apposte dai prelati delle due città ovvero monsignor Gianrico Ruzza, per la diocesi di Civitavecchia e Tarquinia, e monsignor Francesco Antonio Soddu, vescovo di Terni, Narni e Amelia. Con loro, il sindaco di Civitavecchia Ernesto di Civitavecchia con l’assessore all’urbanistica Alberto Rini, in vece della sindaca di Amelia Laura Pernazza.

A seguire in Cattedrale, la concelebrazione eucaristica sulle note del coro polifonico Arché, diretto dal maestro Giovanni Cernicchiaro. Il primo cittadino civitavecchiese ha voluto riprendere lo spettacolo degli ospiti amerini: «Giornata importante per la città, che torna alle sue tradizioni più sentite».

vescovo gianrico ruzza santa fermina

E poi la parte più consumistica della festa, ovvero le bancarelle che stazionano alla Marina. E anche lì la presenza di cittadini è stata notevole, fra i banchi allestiti sul lungomare dove si vende un po’ di tutto. Però sentendo l’atmosfera che si respirava fra lungomare Falcone e Borsellino e piazza della Pace, si è avvertita la serenità di essersi riappropriati non solo della tradizione ma anche uno spicchio di vita rimasto congelato per due anni a causa del Covid. «Che bello poter passeggiare in città, peraltro con il centro quasi sgomberato dalle auto – commentano Alessandra e Andrea, a spasso con i loro bambini – e qui sul lungomare i figli possono correre e svagarsi, noi a goderci una giornata di festa».

marina civitavecchia bancarelle santa fermina 1

La passeggiata è proseguita nel pomeriggio, in quell’alternarsi di sacro e profano che rappresenta il 28 aprile. Infatti la Cattedrale ha fatto da fulcro della seconda parte di festeggiamenti per i Vespri la statua della Santa, costruita nel 1947, che partita da piazza Vittorio Emanuele è stata accompagnata in processione per la città. A trasportarla i facchini e anche in questo caso la presenza dei civitavecchiesi lungo il percorso è stata veramente importante. Ali di folla a corso Marconi così come in largo Plebiscito e per finire al porto, dove il percorso si è interrotto per far salire la Santa sulla pilotina per la cerimonia in mare. A fare da scorta alla processione il pattugliatore Diciotti, rimasto apposta in rada per salutare il passaggio. Lanciate in mare le corone e benedette le reliquie, con le emozioni di chi crede: «Per me che sono cattolico e civitavecchiese da generazioni – dice Francesco – è importante poter rivivere l’emozione di vedere santa Fermina in processione. E come ha sottolineato don Augusto fuori della Cattedrale, anche il meteo è stato favorevole. Raramente mi ricordo un 28 aprile con bel sole così». Come Francesco, è stato raccolto l’appello mosso dal vescovo Ruzza, che aveva invitato alla partecipazione: «Venite numerosi – aveva detto il prelato, facendo intendere alla famiglia cattolica che non c’erano scuse per mancare – per continuare il nostro cammino di fede con più slancio e amore senza le restrizioni dello stato d’emergenza».

santa fermina

Discreta ma importante la presenza delle forze delle forze dell’ordine, a garantire lo svolgimento sereno della processione di Santa Fermina, con gli ufficiali a sfilare dietro la statua insieme alle autorità civili, militari e religiose.