Il derby di Roma si respira per tutto l’anno e non solo in occasione dei turni di campionato in cui si gioca effettivamente la stracittadina. I tifosi giallorossi e biancocelesti tendono a confrontare spesso anche il valore delle loro rose. Oggi i punti di riferimento in attacco per le due formazioni capitoline sono rappresentati da Valentin Castellanos e da Artem Dovbyk. Entrambi sono piuttosto nuovi alla realtà romana, ma comunque si stanno togliendo soddisfazioni non da poco in Italia, sebbene non siano presi molto in considerazione nelle quote capocannoniere della Serie A. Un argentino e un ucraino: finora le carriere del Taty e di Dovbyk sono state sicuramente differenti, ma hanno anche qualche curioso punto in comune…
Castellanos, il vice-Immobile tanto atteso
Ciro Immobile è stato senza ombra di dubbio uno dei bomber più importanti della storia recente della Lazio, tanto da conquistare la Scarpa d’oro. Per anni, però, l’ex capitano biancoceleste non ha avuto alle spalle un vero e proprio sostituto di livello che fosse in grado di farlo rifiatare fornendo comunque un apporto notevole in attacco. Solo nell’estate del 2023 è arrivato a Formello Valentin Castellanos, centravanti classe 1998 preso dal Girona per 15 milioni di euro. In Spagna il Taty aveva siglato 13 goal in 35 presenze: niente male per la sua prima esperienza in Europa. Quando è giunto a Roma, però, da semplice riserva Castellanos si è ritrovato più spesso ad essere anche titolare e dopo il definitivo addio di Immobile le sue responsabilità sono chiaramente aumentate. Il suo contributo è stato fondamentale per la volata della Lazio verso il primo posto della classifica campionato di Europa League. Valido nel gioco aereo e sempre pronto ad attaccare la profondità, Castellanos ha tutte le carte per rimanere in biancoceleste a lungo.
Dovbyk, l’erede di Abraham e Lukaku
Dai tempi di Edin Dzeko la Roma fatica ad affidarsi stabilmente ad una prima punta di peso che possa garantire continuità nel corso degli anni. Tammy Abraham ha fatto bene solo nella stagione 2021/2022, poi ha deluso le aspettative e i giallorossi hanno puntato su Romelu Lukaku, che per mere questioni economiche non poteva essere trattenuto troppo a lungo. Con l’acquisto di Artem Dovbyk, però, oggi quella zona di campo è degnamente coperta. Ironia della sorte, anche lui proviene dal Girona, proprio come Castellanos, ma a differenza di quest’ultimo l’ucraino ha segnato ben 24 reti nel suo unico anno spagnolo, conquistando il titolo di capocannoniere. Inoltre, Artem viene puntualmente convocato dalla sua nazionale dal 2021. Complici i vari avvicendamenti sulla panchina della Lupa, Dovbyk non è riuscito a integrarsi subito nella sua nuova squadra, ma a metà stagione aveva già raggiunto la doppia cifra sommando i goal realizzati in tutte le competizioni. A 28 anni Artem si trova nel periodo migliore della sua carriera ed è anche per questo che la dirigenza giallorossa ha scelto lui per risollevarsi. Mancino, l’ucraino fa del gioco aereo il suo punto di forza, approfittando della stazza importante. Un dubbio, però, rischia di pervadere il prossimo futuro dell’attaccante: Claudio Ranieri ha confermato che non rimarrà ad allenare l’anno prossimo e come da accordi entrerà nei quadri della società, ciò significa che Dovbyk dovrà seguire le direttive di un altro tecnico ancora. Il quarto in appena un anno di permanenza nellacapitale.