Caso Confcommercio, Nunzi: "Luciani dica cosa fa l'Ascom Civitavecchia" • Terzo Binario News

Caso Confcommercio, Nunzi: “Luciani dica cosa fa l’Ascom Civitavecchia”

Ott 10, 2023 | Civitavecchia, Politica

“Intervengo su alcune affermazioni del Presidente Luciani, e scrivo per l’affetto che ho nei confronti di Confcommercio, per l’importanza che essa rappresenta; una categoria quella commerciale da  sempre sottovalutata nel panorama economico cittadino; ovvio che scrivo anche come ex dirigente  di Confcommercio nazionale, e anche perché  la proposta  per la  prima elezione di Luciani fu fatta dal sottoscritto come commissario (per sei mesi) in una assemblea molto particolare; dopodiché immagino per presunti interventi esterni non ci siamo più sentiti.

Due premesse derivanti  dalla mia esperienza quarantennale : Confcommercio è un soggetto politico autonomo, interpreta o almeno dovrebbe ,gli interessi della categoria che rappresenta, critica o approva gli atti di una amministrazione, non  la singola persona e  tanto più se non è di riferimento; Confcommercio non può essere diretta come se si trattasse di una associazione di tassisti in sciopero , con tutto il rispetto che  ho per i tassisti .

Esiste una discrasia tra i suoi comunicati scritti e le interviste pubbliche rilasciate.

Discrasia lessicale,grammaticale, terminologica,di contenuti.

Nelle interviste appare più pacato, mentre nei comunicati privilegia  un atteggiamento da guascone sindacale, poco consono al ruolo di Presidente.

Come non ricordare nel passato  le sue sbandierate “azioni eclatanti” contro l‘outlet, non seguite da fatti, tanto che lo spegnimento delle luci, per protesta, fu attuato da  una organizzazione nata per l’appunto,” luci spente”.

Come non ricordare la manifestazione dei ristoratori  durante il covid che dette vita ad un altra associazione del centro storico, i proclami di un ricorso al tar per alcune tariffe ,ricorso che non credo sia mai avvenuto.

Tralascio il mercato dove Confcommercio ha sempre avuto nel passato un suo delegato, ad un tratto scomparso.

Solo dopo una manifestazione autogestita dagli ambulanti, per protestare contro i ritardi per la ristrutturazione , ad un tratto ecco uscire dal cilindro un delegato, mai presentato alla stampa, non so se nominato da qualcuno; delegato che poi scompare nel nulla dopo la rissa in comune, da lei mai commentata.

Io sono per la “democrazia economica”, cioè garantire all utenza finale ,al consumatore tutto il panorama commerciale, dalla bancarella  ,alla grande distribuzione ,al negozio di vicinato.

Appare assai sghembo però il suo direttivo; in maggioranza  sono rappresentati la distribuzione organizzata  ,la grande distribuzione, qualche pubblico esercizio, ma non esiste ambulantato, abbigliamento, piccolo commercio, professionisti, alberghi, agenti marittimi, donne, professionisti.

Come non notare che durante il suo mandato ,non è stata mai fatta una assemblea pubblica, un incontro pubblico con i soci, né tantomeno un convegno sui temi del terziario.

Nel momento della sua elezione, l’assemblea privata  poteva divenire pubblica ,alla presenza di tutti i soci e l‘amministrazione comunale, la politica e spiegare alla città il programma del suo mandato, gli interventi che sarebbero stati fatti, le proposte sui dehors, sull’arredo urbano, sul mercato: progetti, proposte, strategie future un po’ troppo lasciati da parte e mai ascoltati nei suoi interventi.

Come non notare la assenza della Confcommercio  dal processo di decarbonizzazione, l‘invito di sindacati  a discuterne a CNA, Confindustria, federlazio.

La decarbonizzazione è determinante per lo sviluppo turistico del territorio e forse qualche proposta in materia sarebbe stata utile per uno sviluppo turistico della città :non si può solo discutere di fermate dei bus turistici.

 Non so se esista una sede di conf o un suo direttore a cui affidare la stesura concreta dei progetti, ma conosco le alte professionalità di confcommercio regionale e provinciale in materia di turismo, urbanistica commerciale, rigenerazione urbana(anche in questo caso  totalmente assente a Civitavecchia ,nonostante un accordo di confcommercio nazionale con l’Anci )

La ragione di questa lettera ,da semplice ex , che non rappresenta nessuno ,è dovuta però al fatto che oggi   una parte della politica accusa confcommercio Civitavecchia di essere “l’utile idiota” ( absit iniuria verbi, uso un termine latinista senza offesa) di un ipotetico gruppo politico, mettendo in dubbio il il tratto tipico di Confcommercio, quello che l’ha resa vincente e rappresentativa a livello nazionale: ”soggetto politico autonomo”.

Spero che stavolta la sua risposta sia consona e da vero” rodomonte”, di rappresentante di una grande organizzazione di impresa  che stigmatizza  e rigetta tali affermazioni infamanti nei confronti di chi rappresenta imprese. Certo che così sarà visto i precedenti,  conservando un po’ di aplomb istituzionale, però’ al tempo delle polemiche sarà necessario fare seguire fatti, e proposte”.

Tullio Nunzi