Cappotto de La Bianca: ad Allumiere vince Palio, corteo storico e sbandieratori • Terzo Binario News

Non accadeva dal 1982, il ricordo vivo di Alessio e Simone Torroni

La Bianca fa il cappotto ad Allumiere. Non solo vince il Palio del 2024 ma si aggiudica anche corteo storico e premio degli sbandieratori. Per la contrada dell’Agrifoglio il successo è di quelli che non si dimenticano perché l’ultima volta che i biancoverdi avevano trionfato in piazza della Repubblica era il 1982.

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A Siena per questo l’avrebbero definita la contrada “nonna”. La festa, nel rione periferico di Allumiere, è iniziata con i fumogeni e la presa del Cencio dal palazzo comunale per poi proseguire laddove sono state scoperte le primissime cave di allume. E la dedica speciale c’è stata per due fratelli contradaioli scomparsi, Simone e Alessio Torroni.

La 58esima edizione della carriera collinare è stata dominata da La Bianca che nelle tre batterie si è aggiudicata un primo, un terzo e un secondo posto con i somari Biscotto, Nero di Troia e Schicchera montati a pelo da Francesco Piramidi detto Cheyenne e Simone Spagnoli. Un totale di punti sufficiente a evitare che il Burò, anch’esso autore di una corsa bellissima, potesse rientrare.

Alla prima tornata, La Bianca è finita davanti al Burò, con sorpasso del Ghetto sulla Polveriera, Sant’Antonio e Nona. Nella seconda batteria il Burò si è piazzato primo, con Sant’Antonio secondo, La Bianca, Polveriera, Ghetto e Nona. Poi il Cencio si è giocato nell’ultima batteria, vinta dalla Polveriera ma con La Bianca in controllo visto che bastava arrivare davanti al Burò. Infine il tripudio, con gli applausi di tutta la piazza.

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L’ordine di partenza delle tre batterie è stato: nella prima (dalla gabbia 1 alla 6) La Bianca, Polveriera, Ghetto, Burò, Nona, Sant’Antonio; nella seconda Burò, Nona, Polveriera, Sant’Antonio, La Bianca, Ghetto e nella terza Polveriera, La Bianca, Burò, Ghetto, Nona, Sant’Antonio.
Il corteo storico è uscito secondo l’ordine di arrivo del Palio 2023, con l’onore dell’apertura riservato alla Polveriera, a seguire La Bianca, Nona, Sant’Antonio, Burò, Ghetto e la performance degli sbandieratori. Un corteo più snello, con l’esibizione di sbandieratrici e sbandieratori accompagnati dal ritmo incalzante di tamburine e tamburini. Uno spettacolo affascinante che ha visto sulla pista giovanissime e giovanissime intenti nelle scenografie. Come accennato, anche questa competizione del 2024 l’ha vinta la contrada dell’Agrifoglio, peraltro bissando il successo dell’anno scorso. Non solo: la contrada biancoverde ha infilato la doppietta aggiudicandosi anche il corteo storico, attirandosi l’invidia della Polveriera, che sperava di ottenere il successo almeno del corteo.
Ma già al passaggio dei figuranti le schermaglie da Palio si sono mostrate palesi, attraverso i cori e i gesti. L’inimicizia storica fra le due contrade più vincenti della piazza ovvero Polveriera e Nona si è riscontrata alla sbandierata rossoverde, disturbata dai canti della fazione rossoblù. Infine, ad alzare la temperatura in piazza, già abbastanza calda di suo, il passaggio del Carroccio con sopra il Cencio.
In piazza della Repubblica il caldo si è fatto sentire, anche se meno rispetto all’anno scorso e qualche posto vuoto nel “triangolo” c’è rimasto. Alla fine però sono state stimate in circa 5.500 le presenze in piazza.
Dalla loggia del palazzo comunale hanno parlato Danila Pietrini, che ha dipinto il Cencio 2024 e il sindaco allumierasco Luigi Landi: «Il drappo ha voluto rendere omaggio al grande geologo Francois Beudant che nel lontano 1824 diede un nome definitivo a quel minerale che rimase nella storia come l’Alunite di Allumiere. Nel Cencio è possibile scorgere la Madonna delle Grazie, che amorevolmente protegge dall’alto due minatori che faticosamente spingono un carrello pieno di alunite. Questa parte artistica riprende una foto degli ultimi minatori che negli anni ’50 ancora lavoravano nelle miniere di Allumiere. Sotto ci sono sei rose, simbolo passionale e ardente come la cieca fede dei contradaioli, con i colori delle sei Contrade, signore indiscusse del nostro Palio». Ha aggiunto Landi: «Un lavoro importante è stato svolto in questi giorni, del quale vanno ricordati e ringraziati tutti. Il Palio cresce di anno in anno per merito di tutti coloro che, a vario titolo, ci lavorano».
A vincere un Mini Palio del sabato estremamente combattuto è stato il Burò, a seguito della prova degli sbandieratori e della Provaccia a discapito de La Bianca. Con la partenza dalle gabbie da due batterie, nella prima si sono sfidati la Polveriera, La Bianca, Nona, Sant’Antonio, Burò e Ghetto. Nella seconda, Burò, Sant’Antonio, La Bianca, Ghetto, Polveriera e Nona. Come accennato, al termine delle due batterie la vittoria è andata alla contrada bianconera, con il fantino Davide Verbo che ha montato gli asini Cinghialotto e Despasito. Per soli due punti La Bianca si è vista sfuggire il successo del sabato.

Pubblicato lunedì, 26 Agosto 2024 @ 12:34:32     © RIPRODUZIONE RISERVATA