C’era una volta un signore, A.M., che dal 2007 aveva diritto a un contratto a tempo indeterminato nel Comune di Santa Marinella. Non per grazia ricevuta o per spintarella, ma per legge. La Finanziaria 2007 dice chiaro: tre anni di lavoro precario e scatta l’assunzione. Punto.
Solo che a Santa Marinella la legge vale come il limite di velocità sull’Aurelia: un consiglio, non un obbligo. Così il Sindaco di allora si gira dall’altra parte. A.M. non si arrende e fa ricorso. Nel 2017 la Corte d’Appello di Roma gli dà ragione: assunto dal 2007, stipendi arretrati compresi. Facile, no? Macché.
Il Sindaco del 2017, invece di dire “abbiamo sbagliato”, stacca un altro assegno… non al lavoratore, ma all’avvocato per fare ricorso. Tradotto: preferisce spendere altri soldi pubblici per non pagare ciò che la legge già ordina di pagare. Un genio della finanza creativa.
Arriva la Cassazione, il 1° aprile 2022: rigetta tutto. Un pesce d’aprile da centinaia di migliaia di euro. Ma mica per gli amministratori che hanno sbagliato: per i cittadini, che si ritrovano a pagare anni di stipendi, arretrati, interessi e pure le spese legali.
Dalla famosa “casa di vetro, che più che trasparente pare una vetrina di cristalli Swarovski avvolta nel fumo, non esce cifra ma dalla OSL riusciamo a trovare il numero magico: 383.561,40 euro al 60% di stralcio. Tradotto: il debito vero è di 639.269 euro solo fino al 2017. Poi c’è il resto fino al 2022. Risultato: un milioncino o poco meno tra stipendi, interessi e more. Una tombola che, al confronto, il Superenalotto sembra beneficenza.
Intanto il Sindaco, in Consiglio comunale, fa la morale sui debiti della Gesam: “solo la sorte capitale, poi vedremo gli interessi”. Già, vedremo: oltre 1,2 milioni di interessi e 500 mila euro di more annunciate. Il bello è che quando si tratta di vantarsi, i sindaci si intestano posti di lavoro e favori; quando si tratta di pagare i danni, la colpa è sempre di qualcun altro.
E allora la domanda – più che spontanea – è inevitabile: chi paga? A.M. ha pagato con 16 anni della sua vita. I cittadini pagano con le tasse. I Sindaci con cosa pagano? Con la memoria corta degli elettori.
E la commissione d’inchiesta sul dissesto? Scomparsa come la “casa di vetro”: fumé, opaca e, soprattutto, vuota.
A Santa Marinella non c’è bisogno dei ras delle cooperative. Qui riescono a fare tutto da soli: appalti, ricorsi, debiti e miracoli… ma al contrario.
Braccio da Montone