Allumiere, presentato il 57esimo "cencio" • Terzo Binario News

Grande successo per la “Notte del Cencio”, organizzata dall’amministrazione in collaborazione con l’Associazione Chigi e le Contrade

Si è conclusa con successo la “Notte del Cencio”, illuminata dal fuoco delle Contrade di Allumiere. Dopo una breve ricostruzione storica della kermesse, ideata nel 1965 dall’indimenticato Riccardo Rinaldi, e un intervento dei presidenti delle Contrade, ieri sera in una gremita Piazza della Repubblica è arrivato il momento più atteso: l’esposizione del cencio, realizzato a mano da Maria Luisa Taranta e dedicato ai settant’anni dalla scoperta del Dna.

“Allumiere – ha spiegato la pittrice, che ha dedicato questo 57esimo cencio al papà Enrico – prende il nome dall’allume, un minerale che rappresenta il Dna del paese e che oggi ha rilasciato una energia e un magnetismo tali da far vibrare il cuore dei tanti contradaioli in attesa del magico evento. Rendere semplice e intuitivo il tema è stato un gioco da ragazzi: la prima idea avuta è stata proprio la doppia elica che si fonde con i colori delle contrade che si identificano nel dna di allumiere, le origini, nell’allume, che è stato applicato in cristalli veri sulle porzione iniziale e finale dell’elica.

La sequenza delle contrade sembra essere in ordine alfabetico ma ad un tratto si invertono Nona e Polveriera in un gioco di colori in cui mi sono presa una licenza artistica e non solo: il dna ha scherzato con i colori delle due contrade in cui una si posiziona al posto dell’altra, un po’ come quando i cromosomi impazziscono.

Il titolo del tema è impresso su uno stralcio di pergamena in basso a destra e il borgo di allumiere in alto a sinistra disegnato in sanguigna riporta le origini del nucleo abitativo. Ho immaginato di riportare antico e moderno in una composizione in cui tutto è avvolto dall’esplosione di colori che fa respirare l’attività estrattiva delle miniere dell’epoca.

La contrada La Bianca è messa al centro non per caso, ma perché è proprio in quei luoghi che si scoprirono i primi giacimenti di allume.

L’immagine della Madonna delle Grazie protegge dall’alto la comunità di Allumiere e anche sul retro del Cencio è stato disegnato con un filo oro il Dna, che seguita nella parte posteriore del drappo”.

Insomma questo 57esimo “cencio”, come ha sottolineato il sindaco Luigi Landi, “

È un omaggio all’allume, un minerale a cui Allumiere deve le proprie origini, la propria storia e cultura. Il minerale insito nel codice genetico, nelle radici di questo paese, come rappresentato magistralmente dall’artista Maria Luisa Taranta in questo meraviglioso cencio, accolto dalla caleidoscopica folla di contradaioli che lo hanno portato nella Chiesa dell’Assunta, dove resterà esposto fino a domenica”.

Molto suggestivo anche il momento della benedizione solenne del drappo, da parte del parroco, don Roberto Fiorucci, sulle note della Turandot.

Pubblicato mercoledì, 16 Agosto 2023 @ 23:53:17     © RIPRODUZIONE RISERVATA