“Arieccomi qui con l’anno nuovo a combattere con i blocchi, con le segnalazioni, con le ammonizioni di vario genere;
È iniziato l’anno e poco o nulla è cambiato, anzi, per ora, tutto scorre come prima:
Governo perennemente sul filo del rasoio;
ProVax contro NoVax e viceversa;
Esaurimento da chiusura in casa causa Zona Rossa (per chi rispetta le regole);
Euforia e adrenalina infantile per chi esce e crede di fottere lo Stato TIRANNO (e la Zona Rossa);
DPCM come se piovesse;
Scuole aperte-scuole chiuse;
Pena di morte negli Usa;
Stanchezza psicologica un po’ ovunque, nervi a fior di pelle, stress e scontrosità alle stelle;
Mercati internazionali al collasso, Borse depresse;
Incremento delle bollette del +4,5% per l’elettricità e del +5,3% per il gas per il primo trimestre ’21;
MedioOriente sempre zona “calda”, Iraq sempre più incazzato con gli Usa, NordAfrica nel caos;
Zaki ancora nelle patrie galere egiziane;
E molto molto molto altro che non sto qui a dire.
Di bagagli pesanti dello scorso anno ce ne stiamo portando pure troppi, talmente tanti che il cammino di questo 2021 è assai faticoso, a rilento, pieno di ostacoli, un tutti contro tutti da far paura, ad ogni livello, in ogni ambito, in ogni contesto sociale, non si salva nessuno.
Colpa del Covid si dirà, colpa dell’Euro, colpa dell’informazione, colpa d’Alfredo (citando un celebre brano del Vasco nazionale), sempre colpa di qualcun’altro e mai che si guardi in faccia la realtà.
Siamo noi stessi la colpa di quello che ci accade (mi ci metto io per primo, prima di leggere frasette ironiche di persone che si cacano sotto a dirmele in faccia), c’è la variabilità del caso, questo si, ma spesso e volentieri il clima che si respira dall’inizio della pandemia, è solo frutto dell’individualismo becero e spesso autolesionista, con cui siamo ormai abituati a vivere da decenni.
Autocritica? Non sia mai!
Ammissione di colpa? Manco a parlarne!
Chiedere scusa? Ma che sei matto?
Società fatta di tanti piedistalli poggiati sul letame, pregna di autostima alle stelle, tronfia di un ego smisurato, incapace di capire che, oggi più che mai, il sentiero giusto da intraprendere è quello dello SHARE, per usare un termine caro a chi naviga in rete, CONDIVISIONE, non è difficile da capire, ce lo stiamo raccontando da mesi, ce lo stiamo augurando da anni, ce lo stiamo (non tutti è vero) augurando da una vita, eppure non ci entra in testa che stavolta, più delle volte scorse, da soli si crepa e non ci sarà nessuno a lanciare il salvagente del lieto fine come nei film americani.
E allora ecco sto 2021 che arriva in punta di piedi, timoroso, pavido, quasi timido, visto quello che è successo nel 2020, a ricordarci che, anche se mettiamo la testa sotto la sabbia, la tempesta ci travolgerà lo stesso e non è fregandosene della “porta accanto” che si risolvono le questioni, anzi quelle stesse questioni ci verranno addosso come un tir impazzito, perchè il mondo globalizzato (tanto caro ai nostri economisti del libero mercato) è fatto così, nessuna casa è al riparo dalla slavina, se viene giù la montagna non fai nemmeno in tempo a trovare un riparo, in men che non si dica verrai inghiottito assieme alle tue povere, piccole, inutili certezze che ti sei costruito nel corso degli anni e che ti facevano credere di essere al sicuro da tutto, come si dice? “A me che può capitarmi? Io so pure assicurato!”…
Già assicurato da tutto tranne che dall’imponderabile indifferenza…
Bonanotte!”