L’ex Sindaca di Roma ospite a Cerveteri parla della sua battaglia contro i Casamonica, gli Spada e del suo impegno per Roma
Un’Aula Consiliare del Granarone gremita ieri pomeriggio ha accolto a Cerveteri Virginia Raggi, ex Sindaco di Roma e attuale Consigliere comunale di Roma Capitale. La Raggi, è intervenuta in terra etrusca come ospite di prestigio del convegno “Roma Capitale – Le mani sulla città”, un evento promosso dal Fronte Unito Costituzionale e patrocinato dal Comune di Cerveteri per raccontare il proprio impegno contro il crimine romano e come, nel corso del suo mandato a capo della Capitale abbia contrastato quella rete di criminalità che da anni attanagliava la Città Eterna. A darle il benvenuto, il Sindaco di Cerveteri Elena Gubetti, che in apertura, in maniera molto toccante ha rivolto anche un pensiero alla giovanissima Giulia Cecchettin, la ragazza che proprio ieri è stata ritrovata morta nel nord Italia dopo giorni di ricerche: l’ennesima vittima di femminicidio.
Rispondendo con ferma schiettezza e trasparenza alle domande del moderatore, la Raggi ha raccontato le sue battaglie, il proprio impegno contro quel tessuto di malaffare che nemmeno troppo silenziosamente si era inserito negli anni nella pubblica amministrazione capitolina.
“Abbiamo provato a cambiare le cose e per alcuni aspetti ci siamo riusciti – ha detto la Raggi – anche se certamente, il post social che fece Salvatore Buzzi il giorno successivo le elezioni, con una mia foto in cui uscivo dal Comune, mettendo come sottofondo ‘Ciao’ di Lucio Dalla, testimonia come erano già pronti a ricostruire quel sistema a cui avevamo dato un taglio”
Tra i tanti aspetti che racconta la Raggi, c’è quello delle gare pubbliche: “Una volta approvato il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, abbiamo iniziato a lavorare per realizzare una serie di interventi che dovevano modernizzare la viabilità di Roma. Per fare questo, abbiamo scelto di fare ciò che ci sembrava più normale e lineare, ovvero fare delle gare pubbliche. Ricordo ancora quando a bando concluso ed assegnazione oramai avvenuta, si avvicinò una delle persone che aveva partecipato con la propria società al bando ed ebbi modo di parlarci. Rimasi stupita di ciò che mi raccontò: ovvero che in tantissimi anni di lavoro, non solo non aveva mai lavorato a Roma, ma che non era nemmeno riuscito ad avvicinarsi al Comune. Una cosa gravissima da sentirsi dire per un Sindaco. Penso di aver spezzato una serie di legami nei miei anni da Sindaco, perchè credevo e credo che era necessario aprire le finestre di questa città, facendo entrare aria pulita. Prima del mio arrivo a Roma non si facevano bandi, si andava per assegnazioni dirette o infinite proroghe”.
Poi si sofferma sulle vicende legate ai clan, e su questo la Raggi è durissima: “Con la mafia c’è chi ci va a cena e chi la combatte. Poi c’è chi si volta dall’altra parte. Anche questo significa non combatterla. Io l’ho combattuta. Io ero nella posizione di poter fare la guerra ai Casamonica e agli Spada, perchè io e la mia squadra non avevamo nulla da spartire con loro, non avevamo favori da ricambiare. Cosa che di certo, non tutti potevano dire”. Non è un caso infatti, e questo più volte è stato rimarcato durante l’incontro, come Virginia Raggi, ad oggi, viva sotto scorta.
L’incontro poi è proseguito su svariati temi, dalla questione Ostia alla questione balneari, fino ovviamente alle questioni più di stretta attualità politica, soffermandosi molto anche sulle vicende del Movimento 5 Stelle, che come annunciato dalla Raggi stessa, è in una fase di riorganizzazione. Il compito, ora, spetterà ai singoli territori: la ripartenza, nasce da lì.