“Uso corretto delle parole sconosciuto alla maggioranza di Fiumicino” • Terzo Binario News

Duro attacco da parte della Lista Civica Ezio Pagliuca, in una nota a firma dei Consiglieri comunali Meloni, Petrillo e Miccoli

L’uso corretto delle parole e la profonda conoscenza del loro significato e peso, continua ad essere tabù per la maggioranza di Fiumicino,  che  non perde occasione per tentare di marcare il il territorio e rivendicare quello che crede  essere un impero e non il governo democratico di una città.

È necessario far presente alla consigliera Poggio che “distribuire libri porno nelle scuole dell’infanzia” è molto diverso dall’errore di distribuzione commesso  dalla Fondazione Benetton, errore per cui,  alcuni  volumi non adatti, sono finiti in una partita di volumi che la Fondazione aveva inteso donare alle scuole.

Non so se la fondazione in questione sia al corrente delle parole della consigliera (le stesse pronunciate tempo fa anche dall’assessore alla cultura Torresi) che la dipinge  alla stregua di distributore di pornografia.

Il disguido attribuito al comune nelle parole della consigliera è un tentativo impacciato di manipolazione dell’informazione o quantomeno un’informazione falsa.

Così come informazione falsa sono le riferite  lezioni  di educazione civica di Vladimir Luxuria che, in quanto persona di spettacolo, è stata protagonista su un palco in piazza e non certo in aula consiliare.

Menzogne anche sulle strisce arcobaleno, tacciate di essere promozione dell’utero in affitto senza che tale finalità  sia riscontrabile in nessuna dichiarazione, ma unicamente simbolo di inclusione e diritti.

Il confronto è il sale della democrazia, ma per confrontarsi è necessario avere argomenti solidi e verificati … altrimenti si finisce per rispondere con insulti e intemperanze come fatti recenti testimoniano.

La consigliera Poggio dimentica che il primo a prendere posizioni coraggiose nei confronti del contenuto discriminatorio del libro di Vannacci è stato il Ministro della Difesa Crosetto, non il primo che passava, non certo un tesserato del centrosinistra.

Più che preoccuparsi del perché noi non abbiamo vinto le elezioni, la consigliera dovrebbe preoccuparsi della responsabilità di averle vinte e di dover governare la città con capacità e  nel rispetto di tutte le sensibilità, anche di quelle, numerosissime, che hanno espresso dissenso totale sulla loro  “kermesse” che definire culturale è un eufemismo.

Pubblicato venerdì, 17 Novembre 2023 @ 09:36:58     © RIPRODUZIONE RISERVATA