Usi Civici, Petrelli: "A qualcuno hanno causato la depressione" • Terzo Binario News

Usi Civici, Petrelli: “A qualcuno hanno causato la depressione”

Apr 3, 2021 | Civitavecchia, Politica

Vittorio Petrelli mette pressione alla regione sugli usi civici. Ieri in una conferenza stampa, il consigliere di Ripartiamo dai Cittadini torna alla carica per chiedere la soluzione definitiva alla questione dei possedimenti demaniali che stanno creando problemi ai cittadini ormai da anni. E qualcuno è persino finito in depressione per questa vicenda.

All’aula Pucci il consigliere comunale ha posto l’accento “sull’atteggiamento ondivago della Pisana, che da una parte fa intendere come la soluzione sia vicina quando invece tutto viene rimesso in discussione>. Petrelli ripercorre le ultime tappe della vicenda: “Un mese fa sono stati presi degli impegni verso i cittadini con gli esponenti locali di Fratelli d’Italia e poi del Pd che hanno dichiarato come la Regione in merito a questa annosa vicenda, finalmente aveva trovato la soluzione amministrativa individuata in una ricognizione catastale.

Impegno formale confermato anche dallo stesso capo di Gabinetto regione Albino Ruberti. Invece una nota della Direzione Regionale agli Usi Civici, che nomina un proprio consulente all’interno delle cause accese da alcuni cittadini presso il Tribunale agli Usi Civici, ha sconfessato Ruberti circa un approccio nuovo alla questione. Mossa inutile, visto che sono determinanti gli atti che i cittadini hanno reperito e la sentenza Antonelli da applicare.

Mi chiedo come possano Zingaretti, l’assessore Onorati, il Capo di Gabinetto e tutti i soggetti politici della Regione rimanere indifferenti a queste violazioni>.

Poi il consigliere civitavecchiese racconta la storia di una 57enne che, a causa degli usi civici, sta pagando in termini di salute: “La donna è caduta in depressione. Dopo la morte del padre sperava di vendere l’immobile ereditato, per sopravvivere. Ma non ha potuto e non può vendere, non può quindi programmare la sua vita nella libertà di cui avrebbe pienamente diritto.

Per superare l’ostacolo le suggeriscono di effettuare il consolidamento, per svincolarsi. Paga tutti ma la sentenza 113 del 2018 della Corte Costituzionale blocca tutto, rendendo nullo lo svincolo che stava per concretizzare. Si sente derubata del proprio futuro, non ha i 6mila euro per la conciliazione né ha diritto al reddito di cittadinanza> conclude Petrelli.