In occasione dell’incontro ufficiale di lunedì fra il Governatore e il sindaco Tedesco
“Presidente Rocca, Assessore Righini non seguite le orme dei vostri predecessori Zingaretti e Onorati; l’annosa emergenza degli usi civici, in città continua a colpire circa 5000 famiglie, nel loro bene primario, la casa.
Anche chi cede al “ricatto” della conciliazione, per un costo di circa 6.000 € ad abitazione, di fatto non rientra nella piena disponibilità perché la direzione regionale non procede all’omologazione : sviluppi imbarazzanti per un Paese come il nostro che si dichiara democratico almeno per quanto riguarda il rispetto dei diritti, quello dell’abitazione compreso.
L’Università Agraria di Civitavecchia, l’ente esponenziale che gestisce i beni demaniali in loco, è al centro anche di inchieste giudiziarie oltre che di vibrate e partecipate proteste della popolazione.
Considerato che l’Ente ha anche più volte disatteso il dettato dell’art 8/bis della legge 1/86 ss.mm.ii si ritiene che ci siano tutte le condizioni perché la Regione Lazio intervenga con il commissariamento così come ha fatto la Regione Emilia Romagna per due dei suoi enti esponenziali seppure in regime di legge 167/’17.
Vengo al motivo di questa lettera aperta.
La sentenza n. 19/1990 del Commissariato agli Usi Civici di Roma è stata applicata 23 anni dopo, senza che alcuna notifica fosse mai stata trasmessa, né prima né dopo la sentenza, agli ignari cittadini. Le vendite all’asta giudiziaria del 1827 delle quali il Comune ha reso partecipi tutti i soggetti istituzionali e professionali dopo che i cittadini le avevano reperite presso l’Archivio di Stato, hanno permesso di vincere numerose cause che si sono promosse presso il Commissariato agli Usi Civici. Anche il perito di parte della Regione, prof. Petronio, ha dichiarato nella sua perizia l’allodialità di quella che fu la Tenuta della Bandita delle Mortelle. Si devono aspettare tutti i 3 gradi di giudizio per liberare queste famiglie? E che dire della mancata attuazione della sentenza di Corte d’appello di Roma 103/’93 passata in giudicato, dove oggi insistono le abitazioni di 1500 famiglie come risulta dalla perizia del Dott. Alessandro Alebardi incaricato dal Comune di Civitavecchia? Alcune di queste 1500 famiglie hanno inoltrato alla Direzione competente della Regione Lazio opportune istanze di autotutela vedendosi rispondere, che provvederà all’adozione di opportuni provvedimenti “all’esito di un procedimento giudiziale in corso presso il Commissariato agli Usi Civici”, quando invece il procedimento giudiziale ha avuto termine con la sentenza del Commissario Usi Civici di Roma n. 180 del 3 agosto 2022 non solo non è stato adottato alcun provvedimento regionale ma neppure sono state riscontrate le reiterate richieste che chiedevano di onorare gli impegni assunti. Possiamo chiedere ai cittadini di promuovere un ricorso al TAR per farci rispondere? Che Regione è questa?”.
Signor Presidente Rocca, gentile Assessore Righini, non emulate l’ex Presidente Zingaretti e l’ex Assessore Onorati che hanno totalmente snobbato le centinaia di istanze in autotutela, solleciti, suppliche, diffide. Buon lavoro!”
Vittorio Petrelli