Tolfa, in mostra il presepe commestibile • Terzo Binario News

di CRISTIANA VALLARINO

Quindici metri quadrati di prelibatezze: pan di spagna, cioccolato, crepes, spaghetti, zucchero e molti altri cibi, dolci o salati. Ofelia Berbece li ha usati tutti per realizzare, da sola con un lavoro certosino durato mesi, uno spettacolare e originale presepe. Come già l’anno passato, quando presentò una versione di “soli” nove metri quadrati, l’allestimento ha conquistato il premio assegnato dall’associazione “Generatio90” come miglior presepe e pure la coppa per l’originalità.

Certo, la fantasia e l’inventiva non sono doti che mancano alla signora Berbece, la quale, venuta 15 anni fa in Italia dalla Romania, ha messo sù famiglia con un tolfetano. Quello che manca è in realtà il tempo da dedicare alla sua passione, iniziata con il cake design, visti i suoi impegni con il lavoro e i figli. Ma lei se lo ricava nei momenti più impensati, na soprattutto di notte, quando cuoce, spadella, inforna e squaglia! “Non ho avuto nessuno da cui ispirarmi – spiega – ho cercato in rete, ma non c’erano presepi come questo, quindi per poter lavorare i vari materiali ho fatto un sacco di prove”. E alla fine il risultato è eccezionale: l’isomalto diventato trasparente sembra vetro, dalla cioccolata bianca o fondente ha ricavato, intagliandole col bisturi, alcune delle 33 figure dei personaggi, altri – come gli animali – li ha realtizzati in pasta di zucchero. I muri delle casette sono di biscotto, i tronchi li formano delle crepes arrotolate, le foglie degli alberi sono pan di spagna tinto di verde, il colore scuro del terreno lo danno i fondi di caffè mischiati al riso soffiato, i decori di alcuni abiti sono stati fatti con una mini sac a poche. Ma la descrizione più accurata non può sostituirsi allo spettacolo offerto dal vivo: il presepe che racconta una storia, partendo dall’Annunciazione fino alla capanna col Bambinello, è visitabile tutti i giorni fino al 6 gennaio, dalle 17 alle 19.30, in un locale su via Roma, nel centro storico a due passi da piazza vecchia. Si trova la diretta interessata che spiega come ha creato ogni particolare del presepe (anche gli sfondi dipinti su semplici teli di nylon da muratore), mentre lo stereo diffonde le canzoni natalizie interpretate da Max Petronilli. Una visita vale il viaggio in collina, anche perché il prossimo Natale l’allestimento non si ripeterà. “Questo no, ma sto già pensando a qualcosa di altrettanto originale” anticipa la creatrice che poi lancia una proposta, con la speranza che qualcuno la raccolga. “Ho fatto tutto a spese mie – dice – e ne sono felice, però conservare tutti i pezzi, soprattutto insieme diventa molto complicato, allora pensavo di mettere i singoli blocchi all’asta. Una vendita a scopo benefico, con il ricavato da devolvere, che so, ai bambini orfani o altre persone bisognose”.

Pubblicato lunedì, 1 Gennaio 2018 @ 21:57:25     © RIPRODUZIONE RISERVATA