Raggi: "Non ho mai detto che il lavoro nero è giusto" • Terzo Binario News

Raggi: “Non ho mai detto che il lavoro nero è giusto”

Mar 11, 2020 | Politica, Roma

“Anche di fronte ad una emergenza sanitaria vera c’è chi fa polemica e non ha capito che il mondo sta cambiando: non c’è più spazio per le chiacchiere e per l’odio. La polemica politica ci fa soltanto male. Chiariamo un punto: non ho mai detto che il lavoro nero è giusto. Anzi!!!”. Così Virginia Raggi, sindaco di Roma. Il suo intervento (VIDEO), nel corso della trasmissione televisiva Di Martedì, aveva suscitato delle polemiche. Queste le sue parole: “Sentimenti contrastanti. Da un lato io devo dire che sono vicina a tutte le persone che in questo momento stanno soffrendo, sono vicina alle persone che sono un po’ disorientate, sono vicina alle persone che stanno perdendo un lavoro o l’hanno perso, immaginiamo le persone sembra brutto dirlo che stavano facendo un lavoro in nero che improvvisamente sono rimasti senza lavoro”

“Il lavoro nero è sbagliato. Ho detto che sono vicina a tutte le persone che hanno perso un lavoro per la crisi dovuta al corona virus, vicina alle donne e agli uomini che sono in difficoltà.Ho pensato ai precari o alle tante partite Iva nate per nascondere il lavoro dipendente. Ho pensato anche a chi è sfruttato ingiustamente. E ho sollevato un problema sociale legato a chi, anche tra questi lavoratori, ora non ha più i soldi per fare la spesa perché è stato mandato a casa”.

“A queste persone chi ci pensa? Chi mi attacca fa finta che questi fantasmi non esistano. Eppure sono persone in carne ed ossa, come me e tutti voi. Questi fantasmi di cosa si nutriranno? Saranno anche costretti a sentire le polemiche di chi magari non ha mai avuto il problema di portare il cibo a casa e non sa di cosa parla”.

“Il lavoro nero è un tema che va sollevato. Far finta che non esista e che queste persone non esistano è solo ipocrisia. C’è chi frequenta i “salotti bene” della politica e non è a contatto con la realtà: gli ricordo che la realtà è fatta dalle persone che vivono con noi”.

“Ci sono lavoratori che sono sfruttati due volte proprio perché costretti a subire ricatti dai loro datori di lavoro. Io non me ne dimentico. Il lavoro nero è evidentemente sbagliato. E lo ribadisco. Per questo ho lottato e sempre appoggiato misure per contrastarlo”.

“Penso anche al reddito di cittadinanza: è un modo per permettere a queste persone di liberarsi dal ricatto dovuto alla mancanza di lavoro. Un modo per rendere tutti liberi di scegliere. Certo, ci sono anche i furbi: questi vanno puniti! E duramente! Poi c’è la maggior parte delle persone, oneste, che non sa come andare avanti e che grazie ad un sostegno può evitare il ricatto del lavoro nero. E queste persone non vanno dimenticate”.

“Nessuno deve rimanere indietro. Il cammino è appena iniziato: dobbiamo far uscire dall’ombra i tanti lavoratori in nero e punire i datori disonesti. Mi sembra semplice da capire”.

“Un esempio può aiutare. Nei giorni scorsi una persona mi ha detto per strada che il suo datore di lavoro non lo avrebbe pagato a causa della mancanza di clienti nel bar dove lavorava. Evidentemente lavorava in nero. Questo ragazzo era disperato: è tornato a casa e si è vergognato di dire che non aveva più i soldi per andare avanti. Questa è la realtà. E fa male. Facciamo finta che non esista? Tanti sono nella stessa condizione di questo ragazzo. Tutto il resto sono le solite chiacchiere della “politica bene”. Io non ho problemi ad andare controcorrente”.