Pensare il pensiero altrui • Terzo Binario News

Riccardo-AgrestiPurtroppo, troppe persone che ancora oggi hanno una istruzione limitata, non riescono a decifrare la società in cui vivono e non riescono a godere di tutto ciò che potrebbero, ma il peggio è che vivono in una inconsapevole schiavitù che non permette loro di ragionare appieno con la propria testa, ma li obbliga a fidarsi acriticamente delle riflessioni altrui, “pensando il pensiero di altri” e di conseguenza ragionano e agiscono come altri vogliono.

Costoro sono schiavi, senza che nemmeno se ne accorgano, perché credono di avere una idea propria, di comprendere la realtà, di divertirsi al massimo possibile, ma in realtà, non avendo capacità critiche, sono in grado di pensare solo ciò che altri fanno loro credere, mantenendoli in proprio potere.

La disuguaglianza sociale nasce e cresce quando c’è differenza nell’educazione e nell’istruzione: chi avrà maggiore istruzione e cultura avrà il potere, per questo un ricco mirerà sempre ad avere per i propri figli una scuola migliore e più funzionale ed efficiente di quella di un povero. Chi non agisce per avere una scuola efficiente, è evidente che o è miope o ha interesse a che la scuola non migliori.

L’unico modo per far sì che la democrazia si compia e il potere resti nelle mani dei cittadini è dare a tutti la stessa forza, cioè la stessa consapevolezza e conoscenza. Solo in questo modo, quando si legga un giornale, si guardi la TV, si navighi in internet o si ascolti qualcuno che pontifica al bar, su un treno o in piazza, si comprenda veramente e si sappia giudicare con la propria testa ciò che si legge, si vede o si ascolta.

Senza una Scuola che funzioni, si generano nuovi schiavi: automi che, in una apparente democrazia, voteranno con la pancia e non con il proprio cervello: persone che penseranno sempre i pensieri altrui.

Pubblicato sabato, 29 Novembre 2014 @ 08:04:52     © RIPRODUZIONE RISERVATA