Pacchi alimentari e non solo: l'attività di Sant'Egidio a Civitavecchia • Terzo Binario News

Pacchi alimentari e non solo: l’attività di Sant’Egidio a Civitavecchia

Feb 12, 2021 | Civitavecchia, Sociale

di Cristiana Vallarino

Un sabato mattina in tempo di Covid. Dentro e fuori il grande cancello di via Sangallo 36 c’è un costante viavai di persone di ogni età: al Centro solidarietà della Comunità di Sant’Egidio di Civitavecchia è il giorno della distribuzione dei pacchi alimentari. L’appuntamento è dalle 9.30 alle 11.30 da molto tempo, visto che la Comunità opera in città dalla fine del 2010, ma l’affluenza è andata in crescendo, anzi si può dire che è quasi raddoppiata per i devastanti effetti sociali dell’emergenza Covid .

Come racconta Michele Capitani, uno dei volontari impegnati nelle attività, si è passati dai 40/50 pacchi ogni settimana agli 80/100. “La tipologia di persone anche si è ampliata – continua –: stranieri certamente ma anche tanti italiani, tra i 30 e i 50 anni e, visto che molti hanno perso il lavoro, vengono molte famiglie con bambini”. Per i più piccoli è stata pure organizzata una distribuzione di calze della Befana.

Capitani e i suoi colleghi volontari – una quindicina quelli storici più altrettanti che si avvicendano – accolgono quanti vengono seguiti abitualmente dalla Sant’Egidio, fra questi almeno una trentina di anziani soli che vivono soprattutto nel centro storico, ma anche molte new entry. “La trafila prevede un primo colloquio – spiega Michele Capitani – che serve per tracciare il profilo di chi si presenta e per capire le reali esigenze di ciascuno e se ci sono altri aspetti in cui noi possiamo aiutare. Per esempio, noi possiamo risolvere questioni burocratiche, legate magari alla residenza o, verificando l’isee, magari fare ottenere degli aiuti economici. In questo periodo ogni settimana registriamo tra i 3 e gli 8 nuovi accessi”.

Ma i volontari della Comunità sono impegnati anche il mercoledì, però di sera e sul territorio: vanno in cerca dei senzatetto che si arrangiano in posti disseminati sul territorio tra Santa Marinella, Civitavecchia e Ladispoli. “Pure il loro numero è aumentato – dice Capitani – parecchi hanno lasciato Roma diventata troppo pericolosa: ne seguiamo circa una settantina, soprattutto uomini ma c’è anche qualche donna”.

A loro portano cibo e soprattutto coperte. Le uniche cose che si possono ancora raccogliere da parte di donatori: in questo periodo Covid infatti è sospesa sia la raccolta di abiti per adulti (per i bambini si può, ma a San Gordiano) sia il servizio docce per i senza dimora presso l’oratorio dei Salesiani. Si spera che entrambi si possano riprendere presto.

La Comunità di Sant’Egidio, infine, gestisce 8 case famiglia a Civitavecchia e una a Bracciano dove vivono 32 persone con problemi di disagio mentale. Queste strutture più o meno si mantengono autonomamente grazie ai piccoli introiti degli stessi ospiti. Per le altre attività la Comunità locale – che ha pure una pagina Facebook, importante per contatti e informazioni -, può contare sul supporto della casa madre romana, ma soprattutto su donazioni, sia in denaro (IBAN IT 61 Q083 27390400 0000 0006220 Comunità di Sant’Egidio Civitavecchia onlus) che in prodotti alimentari o di prima necessità da parte di negozi e supermercati. Non manca però pure l’autofinanziamento degli stessi volenterosi volontari.

Volontari che sono sempre ben accetti. Basta presentarsi a via Sangallo oppure nella sede principale in piazza Saffi, nella chiesa di San Giovanni. Qui ogni martedì sera c’è il momento della preghiera di Comunità.