No al gas di Enel a Civitavecchia, la Usb: "Sì alle rinnovabili anche se in ritardo di 15 anni" • Terzo Binario News

No al gas di Enel a Civitavecchia, la Usb: “Sì alle rinnovabili anche se in ritardo di 15 anni”

Ott 16, 2022 | Civitavecchia, Energia, Sindacati

Sembra strano ma chi invece sta guardando al futuro della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord con un pizzico di ottimismo sono proprio i sindacati, i cui scontri con l’azienda elettrica si sono susseguiti per decenni sia per i dipendenti dell’azienda che per l’indotto.

Ora però i movimenti di Enel non stanno dispiacendo ai rappresentanti dei lavoratori, come spiega Roberto Bonomi, della Usb Lavoro privato.

«Il comportamento di Enel ha seguito i dettami dei sindacati. Infatti sostenevamo che, una volta chiuso il capitolo carbone, bisognava spostarsi sulle rinnovabili. Anzi, siamo in ritardo di una quindicina d’anni, visto che i progetti sull’energia pulita andavano attuati molto tempo fa.

Per far funzionare una centrale a gas oggi bastano pochissime persone ed è gestibile da remoto. Le rinnovabili invece rappresentano un futuro da scoprire».

La nascita di Enel Logistic è l’altro elemento su cui si concentra l’attenzione sindacale: «Questa società si occupa della gestione delle banchine in concessione dove insistono le centrali elettriche marine come a Brindisi, La Spezia e appunto Civitavecchia.

Lo scalo si vuole sviluppare in questo settore e ci sono margini di lavoro, e quindi di occupazione, molto importanti. Hanno già affittato un capannone e dei loro progetti stanno parlando con la Regione. Speriamo soltanto che non arrivi una proroga del carbone per cause di forza maggiore come la guerra» la conclusione di Bonomi.