Le minacce di muri e restrizioni che stanno montando ai nostri confini sono il sintomo che qualcosa si è rotto in maniera inesorabile. La polemica contro le ONG che soccorrono vite in mare è criminosa e un insulto al concetto di fratellanza.
La differenziazione tra rifugiati e migranti economici è un odioso ed inutile gioco letterario. Non esiste nessuna invasione e chi cavalca questa onda dovrebbe essere denunciato per procurato allarme.
A chi straparla sostenendo ‘prima gli italiani’, voglio esprimere – in quanto appartenente al genere umano – tutto il mio disprezzo. L’Europa che si comporta come Ponzio Pilato dovrebbe vergognarsi e pagherà questa incuranza tragicamente come è già accaduto tante volte nel passato. Chi pensa di chiudere i porti, per di più professandosi cristiano, lo invito a battersi il petto per cento e cento volte ancora.
Sotto questo cielo di luglio osservo preoccupato tutti questi fatti e mi chiedo: come si può far finta di nulla davanti a quegli occhi disperati di donne, uomini e bambini, pescati a banchi dal canale di Sicilia e tirati su storditi e moribondi? Perché siamo diventati così cattivi e inumani? Cosa ci spinge a mettere da parte il sentimento nobile della compassione? Perché non sappiamo più porgere – senza condizioni – una mano a chi ci sta chiedendo disperatamente aiuto?
Dove sono finiti secoli di storia e cultura intrisa di solidarietà, ospitalità e amore verso il prossimo? Ma soprattutto dove sono finite la politica, la scuola e tutti coloro che una volta ci educavano a questi valori? Come si può rimanere indifferenti davanti a questi nostri fratelli senza speranza?
Quanta ipocrisia vedo intorno a me sul fronte dei migranti. E intanto il cane rabbioso del razzismo cresce a dismisura.
#dallapartedelmare #sempre