Libri, affollata presentazione a Civitavecchia per "Sinfonia senza nome" di Baccarelli • Terzo Binario News

Libri, affollata presentazione a Civitavecchia per “Sinfonia senza nome” di Baccarelli

Gen 21, 2023 | Cinema e libri, Civitavecchia

di Cristiana Vallarino

La presentazione di “Sinfonia senza nome”, primo romanzo di Giuseppe Baccarelli, giornalista di lungo corso, venerdì pomeriggio ha riempito la sala Gurrado della Fondazione Cariciv.

Gino Saladini, scrittore e criminologo chiamato a fare gli onori di casa, ha speso parole di grande apprezzamento per l’opera, definendola una “crossover”, cioè una storia che contiene un cocktail perfetto elementi noir, gialli, spy e collegamenti con la stessa Civitavecchia. “Un bel romanzo – ha detto Saladini – un plot narrativo avvincente, con personaggi ben delineati, dialoghi adeguatamente costruiti, nei quali si parla come nella vita reale. Insomma, scritto da un bravo giornalista che però è anche un bravo autore di romanzi. Il che non è affatto scontato”.

Baccarelli ha voluto aprire l’incontro con una musica di sottofondo, a ricordare un po’ la prima parola del titolo, “Sinfonia”, che è – ha rivelato – il nome dato a un’operazione di polizia. Mentre “senza nome” rimanda al fatto che molti dei personaggi non hanno nome oppure hanno nomi che non sono i loro, quelli veri.

L’autore ha poi detto che molti dei nomi di luoghi e persone del romanzo erano stati pensati come provvisori, ma poi sono rimasti quelli. Per esempio, la storia comincia proprio dalla borgata “Fortezza” in cui è facilmente identificabile Pantano, luogo della Madonnina che pianse. Fatto di cronaca che, ha confessato Baccarelli, ha segnato più di altri la sua lunga vita professionale a capo della redazione civitavecchiese de “Il Messaggero”. In quegli anni, i primi del ‘90, lui firmò un “instant book” che ne ripercorse tutta la vicenda. “Una cosa che ha cambiato la storia della città – ha aggiunto – facendola arrivare per molti anni alla ribalta della scena internazionale. Allora la trattai da cronista, stavolta è stata uno spunto da cui partire. Spostando il tutto ai giorni nostri, creandoci attorno una serie di episodi fiction ma plausibili”. Il racconto si dipana in Italia, e poi a Londra e Parigi.

Sala Gurrado gemita. Nella fotio del titolo, da sinistra Celani, Sternini, Baccarelli e Saladini

“Sinfonia senza nome” è “figlio del Covid” (definizione di Ernesto Berretti, altro scrittore locale che ne ha fatto una presentazione su Spazioliberoblog), perché al libro l’autore si è cominciato a dedicare durante la segregazione obbligata, nella fase più dura dell’emergenza sanitaria. “Mi sono messo a scrivere nei lunghi pomeriggi casalinghi, un capitolo dietro l’altro, come si trovano nel libro – ha spiegato –. Mi è capitato qualche che, finito un capitolo, ancora non sapevo bene che cosa sarebbe successo”.

La lunga chiacchierata tra Saladini e Baccarelli è stata intervallata dalla lettura di alcuni brani e dialoghi del libro, grazie ad Elena Sternini e Carla Celani. E poi chiusa da una serie di domande poste dal pubblico in sala, fra cui c’erano alcuni degli ex colleghi giornalisti e collaboratori che hanno lavorato con Baccarelli a “Il Messaggero”.

L’incontro è stato curato dall’associazione Book Faces e ospitato con grande piacere dalla Fondazione Cariciv, la cui presidente Gabiella Sarracco (in sala come pure il sindaco Ernesto Tedesco e l’assessore alla Cultura Simona Galizia) ha invitato i presenti a ritrovarsi tra un paio di mesi, dopo aver letto il libro di Baccarelli e poterlo così commentare.

In realtà, “Sinfonia senza nome”, edito da Robin&Sons è già in libreria da qualche tempo e molti degli intervenuti lo avevano già letto, altri lo hanno acquistato al momento. Tutti hanno fatto la fila, a fine presentazione, per il conueto firmacopie.