Gli ottavi di finale di Europa League hanno visto impegnate le due squadre romane. E l’esito per le due capitoline è stato ben diverso: la Lazio ha centrato i quarti di finale, con sofferenza e maturità, mentre la Roma ha salutato la competizione, venendo eliminate con l’Athletic Bilbao e pagando un approccio al match di ritorno a dir poco da horror. Ma, in realtà, come è ben normale e logico che sia, da analizzare e da studiare c’è tantissimo altro e sarebbe un errore soffermarsi solo e soltanto sul mero risultato, frutto di due sfide durate entrambe 180 minuti.
I biancocelesti hanno saputo soffrire contro il Viktoria Plzen. Fondamentale è stata un’andata vinta all’ultimo respiro in nove contro undici, grazie a una gemma di Isaksen. Una maturità, un’intelligenza, una capacità di gettare il cuore oltre l’ostacolo che si è vista anche nel ritorno. Il gol dei cechi avrebbe potuto far saltare il banco e perdere la testa, ma Romagnoli e compagni hanno saputo tenere la barra dritta e trovare il gol qualificazione. Il difensore è stato il protagonista che forse non ti aspetti, trasformandosi in goleador. Ma a fare la differenza è stata la forza del gruppo e lo spirito di squadra. In calce c’è dunque la firma di mister Baroni. Ora la sfida ai quarti contro il Bodo Glimt. I norvegesi, che hanno eliminato Twente e Olympiacos, sono un avversario ostico e da non prendere sotto gamba, soprattutto dinnanzi al proprio pubblico, dove hanno costruito gran parte del loro cammino europeo. Avere il ritorno in casa potrebbe essere un vantaggio?
Tutto nelle espulsioni. Può davvero essere riassunta così la doppia partita tra Roma e Athletic Bilbao. Perché se, all’Olimpico, il rosso a Yeray aveva spalancato le porte ai giallorossi, trascinati dal gol di un ritrovato Shomurodov, al San Mamés quello dopo pochissimi minuti rifilato a Hummels ha condizionato tutto e condannato gli uomini di Ranieri. L’errore del tedesco è stato grave e i capitolini hanno provato a reggere l’urto dei baschi, cadendo però sotto i colpi di uno scatenato Nico Williams. Il 22enne spagnolo è la stella e il punto di riferimento della squadra allenata da Ernesto Valverde, ma soprattutto è stato il giustiziere di una squadra che, nonostante l’orgoglio, ha dovuto dire addio a una competizione che avrebbe potuto rappresentare la grande occasione in una stagione nata malissimo.
Ora, con i quarti di finale, l’Europa League entrerà nel vivo. Quali sono i pronostici per la volta finale? Stando alle quote riportate dal sito Vincitu, “la favorita numero è proprio l’Athletic Bilbao, soprattutto per una finale che sarà nello stadio di casa. La quota di 4,35 lascia però tutto aperto, visto un Manchester United dato a 4,55 e un Tottenham dato a 5,00. La Lazio? Ha la stessa quota degli Spurs, ma occhio anche all’Eintracht (8,00)”, s. I tedeschi potrebbero essere la vagante e tra l’altro, nei quarti, sfideranno gli uomini di Ange Postecoglou. Dunque quattro partite da seguire e che potrebbero cambiare molto. Pensieri dei bookmakers in primis.