“Il Consiglio Comunale è stato chiamato ad esprimersi su un project financing presentato dalla società Sara 94 per costruire una nuova scuola al Cerreto. Nulla da eccepire sull’opera in sé: un edificio moderno su suolo comunale, con 12 classi, sala mensa, palestra e giardino.
Peccato che, ancora una volta, a guadagnarci saranno soprattutto i privati. Sara 94 è la stessa società che oggi incassa 12.000 euro al mese per l’affitto dell’attuale ed inadeguata sede di via Praga. E ora propone la nuova scuola in viale Mediterraneo, da realizzare con fondi pubblici e condizioni a dir poco svantaggiose per il Comune.
Nonostante il sindaco parli di un costo “di circa 6 milioni di euro”, i numeri veri raccontano un’altra storia, 9,4 milioni di euro in totale, così ripartiti:
4 milioni che il Comune verserà alla società costruttrice attraverso un canone mensile di 20.000 euro per 30 anni:
- 1 milione proveniente dall’avanzo libero del bilancio comunale
- 1,2 milioni rappresentati dalla cessione di un terreno comunale in via Sironi alla stessa società privata
- 3,2 milioni di interessi passivi legati al finanziamento bancario che la Sara 94 dovrà accendere per anticipare i 4 milioni che il Comune restituirà gradualmente in 30 anni.
Il tutto per un edificio da 1.400 mq: 𝐬𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝟔.𝟕𝟕𝟎 𝐞𝐮𝐫𝐨 𝐚𝐥 𝐦𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐨, 𝐚 𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐭𝐫𝐚 𝟐.𝟒𝟎𝟎 𝐞 𝟐.𝟔𝟎𝟎 €/𝐦𝐪, cioè quasi il triplo del costo standard.
Anche escludendo gli interessi passivi legati al finanziamento, il costo resterebbe elevatissimo: circa 4.400 euro al metro quadro, ovvero quasi il doppio rispetto ai valori normalmente riscontrati per edifici simili.
Come se non bastasse, anche stavolta il Comune regala terreno pubblico – in via Sironi – a chi da anni beneficia della gestione di beni collettivi. Un’operazione che ricalca schemi già visti, mascherati da “bene comune” ma utili soprattutto a favorire gli interessi privati nel cuore della cosa pubblica.
Il Comune avrebbe potuto trattare condizioni più eque e difendere le risorse dei cittadini, conferma invece una gestione contorta, sbilanciata e dannosa per le casse pubbliche”.
Ladispoli Attiva