Riceviamo e pubblichiamo da alcuni alunni della Corrado Melone – Il rientro a scuola dopo le vacanze natalizie è stato certamente entusiasmante per quelle classi della “Melone”, come la mia, che hanno riempito due pullman e si sono recate al Gran Teatro di Roma per assistere allo spettacolo “Romeo e Giulietta – Ama e cambia il mondo” ispirato alla celebre opera teatrale scritta dal poeta e drammaturgo inglese William Shakespeare. Quel capolavoro è stato rappresentato in tutto il mondo in numerose occasioni e noi abbiamo avuto l’opportunità di vederlo in chiave moderna attraverso lo spettacolare musical di Gérard Presgurvic con le parole italiane di Vincenzo Incenzo voluto in Italia dal genio di David Zard. Lo spettacolo è andato in scena anche a … Verona (dove Shakespeare ha ambientata la sua storia tratta dal mito di Piramo e Tisbe) e trasmesso anche in TV.
Giunti al teatro, preso posto in sala il teatro si è oscurato e nella platea alcuni attori mascherati hanno aperto la scena. Lo spettacolo è stato un susseguirsi emozionante di scene cantate e ballate da professionisti di alto livello che con le loro voci e le loro coreografie ci hanno incantati. Il regista ha fatto un ottimo lavoro e gli attori ci hanno stupito per le loro straordinarie capacità artistiche. Questo spettacolo ci ha appassionato molto, è stato emozionante e allo stesso tempo divertente con un insieme di scene commoventi e comiche.
Alcuni di noi lo avevano già visto l’anno scorso con la famiglia, anche più di una volta, ma anche loro, e soprattutto loro, ci son voluti tornare. Quelli che vi hanno assistito per la prima volta lo vorrebbero rivedere. Non capita facilmente che gli alunni si entusiasmino così tanto per un’uscita a Teatro, ma Shakespeare è Shakespeare anche se reintepretato in un musical.
Il motivo è che è uno spettacolo molto coinvolgente per le musiche , i balletti, i costumi colorati e la storia d’amore contrastata tra i due ragazzi della nostra età o quasi.
Gli interpreti hanno rappresentato la storia dei due amanti e di tutti i personaggi del racconto, utilizzando musiche, balletti e brani cantati, riuscendo a fare in modo che il pubblico non distogliesse mai l’attenzione dal palcoscenico. Lo spettacolo ha permesso di immergersi nell’atmosfera di quei tempi e sentirsi quasi parte integrante grazie a scenografie elettroniche dagli effetti incredibili. È stata la rappresentazione di una tragedia antica con mezzi moderni. Il pubblico, che era quasi totalmente composto da ragazzi, ha sicuramente gradito lo spettacolo ed il modo di rappresentare la tragedia vissuta da Romeo e Giulietta.
In classe, mentre con la nostra insegnante ne parlavamo, tutti indistintamente ricordavamo i brani con il titolo e il loro contenuto. Da ‘Verona’ in cui il Principe esortava le due famiglie dei Montecchi e dei Capuleti a non litigare più a ‘I re del mondo’ , la canzone che forse è piaciuta maggiormente perché descrive la vita vista dai giovani che si sentono e sono più forti e importanti di qualsiasi re. Da ‘Io tremo’ in cui Romeo parla della sua sofferenza perché il suo amore non è ricambiato a ‘ A quale stella, a quale Dio’ che descrive le sensazione del colpo di fulmine tra Giulietta e Romeo alla festa a casa dei Capuleti. E poi ‘L’Odio’ urlato dalle due mamme dei due ragazzi e ’Vedrai’ in cui i genitori spiegano alla figlia che è arrivato il momento di maritarsi con Paride (ma lei è già sposata in segreto con Romeo) e poi ‘Si innamora già’ cantata dalla nutrice pensando alla sua Giulietta ormai non più bambina conquistata dall’amore di Romeo e ‘Avere te’ in cui il padre, appena dopo avere maledetta Giulietta perché non acconsente a sposare Paride, si dispera perché sa che Giulietta si sposerà proprio come lui vuole ed andrà via dalla sua vita di genitore. Poi ‘Mio Dio Pietà’ e ancora ‘IL canto dell’allodola’ al momento della separazione tra i due ragazzi, dopo che Romeo è stato condannato all’esilio. Fino alla bellissima ‘Ama e cambia il mondo’ che ci fa capire che non bisogna avere paura di amare, che quando si ama veramente niente è impossibile e che quando si ama si può cambiare il corso delle cose e sconfiggere l’odio. “Ama e fa ciò che vuoi” diceva San Paolo. La commozione ha preso tutti indistintamente, anche chi era lì per la terza o quarta volta, anche i professori che conoscevano perfettamente la storia narrata.
Il sentimento dell’amore fra due persone, anche adesso può essere ostacolato e messo a dura prova da chi non accetta che ci sia amore fra persone di comunità, religione o cultura diversa. Io credo che con tutto quello che succede adesso l‘unico modo per salvare il mondo e farci vivere tutti in maniera migliore, sia quello di amare senza pregiudizi, liberamente e con grande tolleranza.
Ringraziamo i professori e la scuola per averci permesso di fare questa bella esperienza tutti insieme e soprattutto che ci ha fatto riflettere su quanto sia potente il sentimento dell’amore e meschino e pericoloso l’odio, ma facendoci trascorrere una giornata diversa ed indimenticabile all’insegna del divertimento.
Desireè Romagnoli, Correggia Rosangela, Ilaria Romano 1E; Gaia Ziarek, Eleonora Giarletta, Gaia Ceccucci, classe 2F e la classe 1D