Appuntamento a Civitavecchia dalle 17,30 davanti il teatro Traiano. Prima adesione da parte del Circolo del Pd
Le sezioni ANPI del territorio hanno indetto per martedì 1° marzo, a partire dalle ore 17.30, una manifestazione contro la guerra e per promuovere la pace e l’affermazione della diplomazia.
In conformità alla posizione recentemente espressa dagli organi nazionali dell’Associazione, difatti, le sezioni locali condannano fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa; un atto di guerra che nega il principio dell’autodeterminazione dei popoli, fa precipitare l’Europa sull’orlo di un conflitto globale, impone una logica imperiale che contrasta col nuovo mondo multipolare, porta lutti e devastazioni.
L’ANPI auspica che non si avvii una ulteriore escalation militare come reazione all’invasione, che si lavori per l’immediato cessate il fuoco riaprendo un canale diplomatico, che l’Italia rimanga fuori da ogni operazione bellica nel pieno rispetto dell’art. 11 della Costituzione, che l’Unione Europea, la Russia, gli Stati Uniti d’America e la Nato ripensino criticamente ad una politica che negli ultimi 15 anni ha determinato crescenti tensioni e incomprensioni.
Le sezioni di Allumiere, Civitavecchia, Ladispoli Cerveteri, S. Marinella e Tarquinia chiedono pertanto alle forze sociali e politiche e a tutti i cittadini di partecipare alla manifestazione indetta per martedì prossimo, 1° marzo, a Civitavecchia in Corso Centocelle (nei pressi del Teatro Traiano), per chiedere il ritiro immediato delle forze armate russe dall’Ucraina. Diamo voce alla pace per l’umanità al potere!Le adesioni all’iniziativa possono essere inviate al seguente indirizzo di posta elettronica: anpicivitavecchia@gmail.com“.
Prima adesione quella del circolo del Partito Democratico di Civitavecchia che partecipa con convinzione alla iniziativa per la pace promossa dalla locale sezione dell’ANPI , dice il segretario Piero Alessi, e chiede ai partiti, alle forze sociali e al mondo dell’associazionismo tanto laico quanto di ispirazione religiosa di aderire.
Il popolo della pace deve far sentire alta la sua voce. La Russia deponga immediatamente le armi e si restituisca al tavolo della diplomazia il ruolo di comporre le contese.
L’Europa con fermezza, senza ambiguità, in modo autorevole, unitario e responsabile agisca perché si torni al dialogo e si allontani lo spettro di una guerra dagli esiti imprevedibili. Il secolo scorso insegna che, anche quando non si vuole, la catastrofe può essere dietro l’angolo. Non è infatti lecito sottovalutare la fase che si sta attraversando. In un clima di azioni e reazioni ci si può trovare su un piano inclinato che fa scivolare verso ciò che tutti dichiarano di biasimare.
In questo momento delicato siamo vicini all’Ucraina e ai civili che, a seguito dei bombardamenti e delle minacce, hanno dipinto sul viso il terrore, che fuggono dalle loro case e sono in ansia per i propri familiari. Il prezzo di questa situazione e di ciò che avverrà nei giorni a venire sarà un prezzo elevatissimo che comunque pagheranno persone inermi e innocenti.
Non c’è alcuna forma di retorica nel dire che i popoli, tutti i popoli, desiderano la pace perché solo questa può garantire una speranza di progresso economico e civile.
Il Segretario del Partito Democratico di Civitavecchia