Critiche per l’esibizione, la location e l’attesa dell’artista
Anna in concerto a Ladispoli: per Grando è un “delirio”, per la città una catastrofe.
Qui sotto il commento del primo cittadino: “Una folla in delirio, ragazzi in lacrime dalla gioia, cori a squarciagola e dirette sui social con migliaia di utenti collegati, un’energia incontenibile fin dalle prime luci dell’alba: Anna ha incendiato il cuore di Ladispoli in un concerto che resterà nella storia della città. I ragazzi che fin dalle prime ore del mattino si sono assicurati i primi posti, sono stati ripagati dall’artista stessa che si è concessa a foto ed autografi fra la folla.
Oltre 15.000 persone hanno invaso il centro, attività commerciali prese d’assalto e entusiasmo alle stelle per assistere allo show dell’artista simbolo della nuova generazione. Una marea umana di entusiasmo, emozione e vibrazioni positive ha trasformato la piazza in un’enorme festa collettiva.
“𝙐𝙣𝙖 𝙨𝙚𝙧𝙖𝙩𝙖 𝙥𝙖𝙯𝙯𝙚𝙨𝙘𝙖, 𝙙𝙖 𝙗𝙧𝙞𝙫𝙞𝙙𝙞. 𝘼𝙗𝙗𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙫𝙞𝙨𝙩𝙤 𝙡𝙖 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖̀ 𝙚𝙨𝙥𝙡𝙤𝙙𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙩𝙖”, dichiara un entusiasta Marco Porro, assessore al turismo. “𝙌𝙪𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙚̀ 𝙨𝙪𝙘𝙘𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙙𝙞𝙢𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖 𝙘𝙝𝙚 𝙇𝙖𝙙𝙞𝙨𝙥𝙤𝙡𝙞 𝙝𝙖 𝙛𝙖𝙢𝙚 𝙙𝙞 𝙚𝙫𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙚 𝙥𝙪𝙣𝙩𝙖 𝙖 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙣𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙪𝙣 𝙥𝙪𝙣𝙩𝙤 𝙛𝙚𝙧𝙢𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙨𝙘𝙚𝙣𝙖 𝙘𝙪𝙡𝙩𝙪𝙧𝙖𝙡𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙇𝙖𝙯𝙞𝙤. 𝙄 𝙧𝙖𝙜𝙖𝙯𝙯𝙞 𝙘𝙚 𝙡𝙤 𝙘𝙝𝙞𝙚𝙙𝙚𝙫𝙖𝙣𝙤, 𝙚 𝙖𝙗𝙗𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙧𝙞𝙨𝙥𝙤𝙨𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙡 𝙗𝙤𝙩𝙩𝙤. 𝙍𝙞𝙨𝙥𝙤𝙣𝙙𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙖 𝙘𝙝𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙖 𝙖 𝙨𝙖𝙗𝙤𝙩𝙖𝙧𝙚 𝙤𝙨𝙨𝙚𝙨𝙨𝙞𝙫𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙇𝙖𝙙𝙞𝙨𝙥𝙤𝙡𝙞 𝙚 𝙡𝙚 𝙨𝙪𝙚 𝙖𝙩𝙩𝙞𝙫𝙞𝙩𝙖̀, 𝙢𝙞 𝙧𝙚𝙣𝙙𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙖𝙗𝙗𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙪𝙣𝙖 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙞𝙣 𝙘𝙤𝙢𝙪𝙣𝙚: 𝙨𝙞𝙖 𝙣𝙤𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙡𝙤𝙧𝙤, 𝙥𝙖𝙧𝙡𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙨𝙤𝙡𝙤 𝙙𝙞 𝙣𝙤𝙞”
Tra luci, beat e una performance esplosiva, Anna Pepe ha regalato al pubblico uno show carico di ritmo e emozione, cantando tutti i suoi successi più amati. Giovani impazziti, famiglie coinvolte, turisti incuriositi: un mix perfetto che ha acceso la città come mai prima d’ora.
Ladispoli non si ferma qui, il risultato delle attività organizzate in città è oggettiva, sotto gli occhi di tutti. Dopo questo trionfo, l’estate promette ancora grandi sorprese”.

I numeri sono certamente quelli ma la realtà è ben diversa da quella raccontata dal sindaco. Sono gli stesi cittadini a metterlo di fronte al fatto compiuto, con tutto ciò che questo concerto ha rappresentato di negativo.
Una spesa di 150 mila euro che non giustifica uno spettacolo durato poco più di mezz’ora, iniziato con un’ora di ritardo (di questi tempi lasciare a bagnomaria degli adolescenti in uno spazio ristretto non è mossa astuta) e che per la città ha generato un impatto limitato.
A dirlo sono gli tessi cittadini e sulla stessa pagina del sindaco. qualcuno in modo salace (“ma chi c’erano, i Queen o Miley Cirus?” oppure “c’era più gente per Cristina D’Avena” e anche ” si presenta con un’ora di ritardo, canta 30 minuti in autotune e se ne va manco fosse Shakira” ma anche critiche per la scelta di piazza Rossellini e le conseguenze che genera un’interdizione. “Ma quale evento hanno visto??? Pseudo artista arrivata con un’ ora di ritardo e scappata via dopo mezz’ora di pseudo-esibizione riccamente farcita di parolacce…..Ma i giovani si meritano questo????” Per non parlare dei 150mila euro spesi a fronte dei problemi di cui la città, non Ladispoli nello specifico ma qualunque città, soffre.
Anzi, c’è stato pure di peggio come un cittadino con disabilità che ha raccontato la sua disavventura: “Non si può essere contenti, quando il nome dello spettacolo si sacrificano i diritti civili delle persone disabili ovviamente non si può essere contenti. Ieri sera ho dovuto cercare parcheggio per un’ora e 30, perché a causa di regolamento scellerato non mi viene concesso il diritto di avere un parcheggio in prossimità della mia abitazione e quindi nonostante sia disabile al 100%, sono costretto ogni singolo giorno a girovagare e cercare di trovare un parcheggio in centro”.