Vince l’astensionismo, tiene la sinistra e perde il Movimento Cinque Stelle. La tendenza è un po’ la stessa ovunque. I tre fenomeni emersi sono in realtà legati da uno stesso flusso di voti.
Nei due comuni della provincia Nord di Roma si conferma la preferenza per il centrodestra da parte dell’elettorato con un sostegno ancora forte a Bacheca a Santa Marinella e a Gonnelli a Fiumicino. In quest’ultima il candidato di centrodestra, erede del sindaco uscente Mario Canapini, ha raccolto il 46,4% contro il 35,96 di Esterino Montino. L’altro dato è il calo vertiginoso di consensi per il Movimento Cinque Stelle. Solo tre mesi fa a Fiumicino il Movimento era il primo partito con uno stupefacente 35,9%. Oggi ha raccolto solo il 9,51%. Il Pdl era al 24,4 e oggi registra un 21,9% circa, il Pd era al 20,3 ed è sceso al 13,3.
Particolarmente euforica l’atmosfera al comitato dell’esponente del centrodestra. “I dati – ha spiegato Gonnelli – hanno particolare rilevanza anche su prospettiva nazionale, Fiumicino sembra essere il comune italiano con il maggior numero di preferenze per il Centrodestra. La nostra coalizione sta stabilendo un record nazionale”.
Ottimista l’esponente Pd Montino che osserva: “Il centrodestra ha sempre sbandierato che avrebbe vinto al primo turno. In realtà il suo candidato si ferma parecchi punti sotto la soglia prevista e non guadagna un voto rispetto alla coalizione che lo appoggia. Il risultato complessivo delle forze che mi sostengono è molto incoraggiante e sono molto soddisfatto anche per la fiducia nella mia candidatura, che va ben oltre il dato numerico complessivo delle liste che mi appoggiano. Il ballottaggio che si terrà tra due settimane dimostrerà quanta voglia di cambiamento c’è nella nostra città, come del resto dimostra anche la lettura del voto di molte forze che non appartengono al mio schieramento ma con le quali riscontro fondamentali convergenze programmatiche”.
A Santa Marinella, dove sono state scrutinate 12 sezioni su 15, il sindaco uscente Roberto Bacheca (Pdl) ha ottenuto il 45,7%, seguito da Massimiliano Fronti (Pd e liste civiche) che ha registrato un 33%. Ma il quadro appare frammentato con quasi l’8% raggiunto da Renzo Barbazza (sinistre e liste civiche) e da Eugenio Fratturato (liste civiche), che raccoglie un altro 7,3%. A Massimo Padroni, del Movimento Cinque Stelle, va solo il 5,5%, una caduta verticale rispetto al 29,5 ottenuto dal M5S tre mesi fa.
Il risultato di Bacheca è comunque molto più marcato rispetto a cinque anni fa quando a contendersi la poltrona di sindaco erano gli stessi sfidanti di oggi. Allora l’esponente di centrodestra prese il 37,8% dei consensi contro il 21,8 di Massimiliano Fronti, che superò di poco il civico Carlo Mucciola. Bacheca ereditò la fascia tricolore dal sindaco uscente Pietro Tidei, allora sostenuto da liste civiche e oggi sindaco di Civitavecchia. In questa tornata, invece, per la prima volta la “perla del Tirreno” andrà al ballottaggio, avendo superato i 15mila elettori. Per Fronti però il divario da colmare è molto ampio e la strada è tutta in salita.
È evidente che molti cittadini che tre mesi fa avevano votato il movimento di Beppe Grillo oggi si sono rifugiati nell’astensione. A Roma solo un cittadino su due (52%) si è recato alle urne, con un calo – 20,8% rispetto al 2008. A Fiumicino, invece, ha votato il 63,5%, un 19% in meno rispetto alle precedenti comunali, e a Santa Marinella il 69,3%, con un calo del 14% rispetto a cinque anni fa. Del flop dei grillini hanno tratto vantaggio anche i partiti del centrosinistra e soprattutto Sel nel Comune di Roma.
Come dimostra la storia recente i giochi al ballottaggio sono sempre aperti. Molto dipenderà da quanto i candidati sappiano convincere chi non è andato a votare. Difficile prevederlo, ma di solito al secondo turno l’affluenza diminuisce.