Squalifica esemplare per Stefano Fierli, giocatore in Prima Categoria della Virtus Ladispoli e delegato alle politiche giovanili del comune. Il fatto risale all’ultima giornata, Virtus Ladispoli – Borgo Massimina, disputata il 24 marzo scorso. Stando al comunicato arbitrale, il giocatore dopo essere stato espulso a fine partita è entrato nello spogliatoio dell’arbitro spalancando la porta con un calcio e dopo averlo immobilizzato, inizia ad aggredirlo verbalmente.
L’arbitro – riporta il comunicato – trovandosi bloccato nello spogliatoio ha cercato di attirare l’attenzione gridando ed è stato aiutato dal presidente della società che ha prontamente allontanato il giocatore. Scortato da tre dirigenti, l’arbitro riesce ad uscire dalla struttura e a dirigersi verso la sua autovettura, seguito da Fierli che continuava a inveire su di lui con offese e minacce. L’arbitro non appena salito nella sua auto si è trovato davanti il giocatore, che si è buttato sul cofano “simulando, con atteggiamento riprovevole, di essere stato investito, urlando di dolore, proferendo nel contempo offese e minacce”.
Per questo gesto il Giudice Sportivo ha squalificato Fierli fino al 31 dicembre 2014. “Ho pagato per tutta la squadra – ha detto il giocatore – valuto comunque ricorso”.