Che confusione!
Così comincia il ritornello di una famosa canzone dei Ricchi e Poveri, in effetti vedo ultimamente diversi comunicati stampa, ricchi di spirito, molto spirito, ma poveri di contenuti!
Una confusione, dicevo, nella quale religione e politica ci sguazzano. Peccato che la storia non abbia insegnato nulla, peccato che chi continua ad intrecciare religione e politica, chi cioè intende amministrare bene comune e valori umani secondo il suo credo religioso, dimentichi che nessun profeta, nessun dio abbia mai voluto il potere temporale.
Solo i successori dei vari prescelti hanno tentato di prendere il comando condito dal proprio interesse in nome di un dio sovrano.
Sarebbe bello poter invitare in cucina, poter intervistare qualcuno di questi profeti.
Sarebbe bello disquisire con loro su libertà, diritti umani, uguaglianza, pari opportunità, ma al momento vedo più predicatori, imitatori di ben più sinceri e importanti martiri convertiti sulla via di Damasco.
A dire il vero, qualcuno di questi non è nuovo a conversioni di questo tipo, così come i corsi e i ricorsi storici di Vico ricordano, qualcuno si barcamena tra politica estremista vicina e simpatizzante della dittatura fascista e populismo camuffato, oppure veleggia verso estremismi religiosi ben condivisi da esponenti del clero radicale ed accondiscendente, quel clero che poggia il suo potere terreno su troni di diverse migliaia di euro.
Che confusione che genera la voglia di potere, l’odio, il senso di vendetta, quando si mischia con la cattiva interpretazione di testi definiti sacri, interpretazioni che tolgono valori di uguaglianza e pace, portando razzismo, odio, discriminazioni, violenza, guerra.
Che confusione questi predicatori che parlano a nome di Grandi Personaggi usandoli come scudo, come leva per i propri scopi.
Che confusione questi portatori di verità discutibili, sempre pronti a mettere confini a chi difende l’unico grande punto in comune di tutti gli esseri viventi di questa vita terrena, la laicità, intesa come cultura formale, comune a credenti e non credenti e propria dello Stato pluralista.
20Che confusione, mi viene il dubbio non fosse quella dei Ricchi e Poveri ma quella di Moreno che finisce con:
Crisi fresca, vedi il fondo, non si disinnesca all’ultimo secondo.
Game over, come o cosa.
Ci siamo quasi, la bomba è esplosa.