Enel ha presentato alla Camera in questi giorni una nota aggiuntiva rispetto all’audizione in Commissione Attività Produttive, richiesta da Forza Italia nel mese scorso.
Un intero paragrafo, su specifica richiesta del deputato del territorio, Alessandro Battilocchio, è dedicato al post carbone a Civitavecchia.
Nel documento ufficiale viene confermato il 2025 come termine ultimo per la decarbonizzazione ed il percorso di transizione ecologica per Civitavecchia e Brindisi, due territori che tanto hanno dato in questi decenni in termini di approvvigionamento energetico nazionale.
“Sono in corso di sviluppo” -si legge nel documento- “progetti che vedranno la centrale termoelettrica trasformarsi in Polo Energetico Integrato innovativo con l’obiettivo, da un lato, di restare punto di riferimento per la generazione elettrica attraverso la realizzazione di impianti rinnovabili, dall’altro, di utilizzare alcune aree del sito per progetti sinergici con il percorso di transizione energetica, in un’ottica di integrazione e di economia circolare, contribuendo allo sviluppi economico e sociale dei territori”.
Enel palesa inoltre “la volontà di valutare e promuovere la realizzazione di iniziative, in campo non energetico, da parte di soggetti terzi che siano in linea con il percorso di transizione energetica in un contesto di sostenibilità, economia circolare e riutilizzo di aree già a vocazione industriale.
Nel documento si parla esplicitamente anche dell’opportunità di una presenza operativa di “Enel Logistics” sui due territori, con un piano industriale specifico in fase di perfezionamento. Inoltre si sottolinea che “nei siti che attualmente ospitano centrali a carbone saranno sviluppate delle iniziative in ottica modulare in maniera complementare al percorso di phase-out, indirizzate verso la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e sostenibili.”“Mi sembra un buon documento, da tradurre quanto prima in impegni concreti. Da qualche giorno, con la legge 91 del 15-07-2022 (conversione decreto Aiuti), l’attenzione specifica e con rango nazionale, in questa fase di transizione ecologica, per Civitavecchia ed il suo territorio non è piu’ un concetto da sbandierare ma una norma dello Stato” ha dichiarato Battilocchio.
