Da Civitavecchia al Salone del Libro di Torino: Baccarelli presenta il suo "Sinfonia senza nome" • Terzo Binario News

“Sinfonia senza nome” è il libro scritto da Giuseppe Baccarelli, giornalista di lungo corso, per decenni capo della redazione de “Il Messaggero” di Civitavecchia. Edito dalla Robin&sons il volume è già in vendita da alcuni mesi ed è stato protagonista, col suo autore, di diverse presentazioni in città e nel comprensorio.

E altri incontri sono in calendario per far conoscere l’opera prima di Baccarelli che ha saputo fondere e intrecciare spy story, thriller, economia e perfino un amore, lavorando di fantasia, ma partendo dalla realtà, anzi, per meglio dire, da un luogo, quella borgata della periferia civitavecchiese che accoglie la Madonnina che piange. Tutto questo è stato raccontato, nei giorni scorsi, anche al Salone del libro di Torino, dove lo scrittore è stato ospite allo stand della sua casa editrice.

“È stata un’esperienza unica, che ha ricalcato quanto vissuto durante alcune presentazioni, ma resa diversa, appunto unica, dal contesto. Infatti, il Salone del Libro è un luogo assolutamente speciale – ha detto Baccarelli -. È uno spazio che polarizza l’attenzione di tutto il mondo culturale ed economico che ruota intorno al libro, che concentra nei quattro, immensi padiglioni del Lingotto, migliaia di editori, ministeri e istituzioni della Repubblica, università, grandi giornali, regioni e addirittura stati. Con un programma fittissimo di eventi che si accavallano e che mettono in gioco personalità e personaggi famosi di tanti settori. È soprattutto una vetrina aperta su tanti nuovi scrittori che accende speranze ed entusiasmo”.

baccarelli libro

“In questo ambito, parlare del mio romanzo, rispondere alla curiosità di diversi ragazzi, raccontare come e perché ho dedicato mesi alla scrittura, firmare copie (nella foto di Tino Romano), è stata un’esperienza che sarà indimenticabile. – ha proseguito -. Al di là degli aspetti personali e dunque interessati, mi domando però se il Salone Internazionale appena conclusosi possa essere uno stimolo, una promozione alla lettura in Italia. I dati che vengono da Torino parlano di vendite aumentate, e di parecchio, rispetto allo scorso anno, ma sarà interessante vedere i grandi numeri, cioè i bilanci complessivi dell’anno. E temo che quelli non saranno altrettanto brillanti. In un paese, l’Italia, dove si legge poco, eventi come il Salone sono senz’altro utili e importanti, ma c’è soprattutto bisogno di un lavoro capillare nelle scuole per la formazione delle prossime generazioni, visto che per quelle attuali, ormai, quello che è fatto è fatto.”

“Al Lingotto c’erano file per entrare, poi per accedere alle varie sale dove erano in programmi incontri e conferenze con autori, sportivi, attori… – la conclusione di Baccarelli – ma le code più belle, secondo me, sono state quelle viste in tv nei primissimi tempi del covid: in Francia stava per scattare il lockdown e la gente faceva le file alle librerie per cercare un compagno per i giorni più difficili”.

Pubblicato venerdì, 26 Maggio 2023 @ 18:58:41     © RIPRODUZIONE RISERVATA