Venerdì 28 novembre noi studenti della “Corrado Melone” siamo andati nell’aula consiliare del Comune di Ladispoli per l’incontro sulla “(in)coscienza alimentare” avuto con il consulente nutrizionale e sportivo Stefano Donati.
Per farci capire che anche lo sport, se fatto malamente, può essere pericoloso, Stefano ci ha fatto vedere alcune slides e alcuni video divertenti di Fantozzi dove lui e Felini partecipavano alla gara di bici costretti dal loro capo. Ma i due non erano preparati e le conseguenze sono disastrose. Infatti lo sport va praticato con regolarità, almeno una volta a settimana, senza barare (non assumere sostanze che ti rendono più forti: più forti lo si diventa con l’allenamento) e disponendo bene del proprio tempo (ad esempio se si è programmato un’ora di allenamento, non serve a nulla allenarsi 10 minuti, parlare per 20 minuti, bere o riposarsi 10 minuti e poi farsi la doccia).
Dopo abbiamo parlato più specificatamente di alimentazione. Per vivere noi dobbiamo assumere all’incirca 2000 calorie al giorno, ma interessante è stato vedere in un filmato quante sono 2000 calorie: ad esempio 60 carote hanno tante calorie quanto 7 ciambelle o 2 panini e mezzo del Mac …
Da una tabella abbiamo compreso che zuccheri e carboidrati servono moltissimo, ma se si supera il limite necessario al nostro corpo, queste sono trasformate in grassi ed accumulati, mentre le proteine o sono utilizzate o vengono eliminate.
A questo punto si è parlato di diete, ne esistono una infinità, ma in realtà nessuna funziona veramente, o meglio, alcune permettono realmente un abbassamento di peso, ma appena si smette di seguirle, se va bene si torna al peso iniziale, ma spesso di ingrassa ancora di più di quando si era iniziata la dieta!
Per sapere se abbiamo il peso forma, o siamo sovrappeso o sottopeso (se non addirittura obesi come sempre una maggiore quantità di persone in Italia) si può usare il calcolo dell’indice di massa corporea usando la formula (peso in Kg)/(altezza in metri)2 che dovrebbe essere compreso fra 20 e 25, ma un metodo più semplice è contare le vene che si vedono sul proprio braccio tenendo chiuso il pugno per un po’ di tempo: se si è in forma, se ne dovrebbero vedere da 5 a 7, meno se vedono è più siamo sovrappeso e le conseguenze le vedremo quando il nostro cuore comincerà a non farcela più e perderà colpi per la troppa fatica accumulata negli anni.
Stefano ci ha detto il “decalogo” per una buona nutrizione che si trova in qualsiasi valido regime alimentare è il seguente
- colazione ricca e composta
- adeguata quantità di proteine ad ogni pasto
- controllo dei picchi glicemici
- non troppo sale
- abbondante utilizzo di frutta e verdura fresca
- elevata qualità dei cibi
- niente cibo spazzatura
- bere molta acqua
- effettuare una lunga masticazione
- adeguata attività fisica
Ci ha spiegato che la nostra fortuna è vivere in un Paese che per tradizione si alimenta con cibi sani basandosi sulla “piramide” alimentare migliore per la nostra salute che è proprio la dieta mediterranea.
Alla base della piramide c’è la frutta, verdura e molta acqua; andando verso l’apice della piramide gli alimenti da mangiare devono essere in quantità minori perché apportano troppe calorie come carboidrati, legumi. Ancora meno, perché in grandi quantità sono dannosi per l’organismo, devono essere i latticini, gli oli vegetali (meglio se si tratta di olio d’oliva), pesci (che contengono gli Omega 3 ottimi per la nostra salute) e proprio all’apice della piramide, cioè da mangiare solo in minime quantità, si hanno le carni rosse, gli insaccati e i dolci.
L’incredibile è che mentre nel mondo c’è chi muore ancora di fame, invece in Italia circa 3 milioni di persone soffrono di obesità, cioè mangiano troppo e stanno o staranno male per questo e sono grassi perché non rispettano il modello alimentare corretto. Invece di cibarsi come da nostra tradizione mediterranea, si consumano cibi confezionati spesso non calibrati o si mangia molto nei fastfood e si consumano quelli che vengono definiti “cibi spazzatura”. Se andare al “Mac” ogni tanto è possibile, perché è sbagliato demonizzare questo tipo di cibo, si sbaglia se troppo spesso non si segue la piramide mediterranea.
Purtroppo il problema dell’obesità non riguarda solo gli Stati Uniti, ma anche l’Italia e tutto il mondo occidentale e si sta diffondendo sempre di più. A prima vista si potrebbe pensare che il problema degli obesi possa non riguardare tutti noi che magari siamo in forma. Ma le malattie che sono provocate dall’obesità, come infarti ed altro, gravano poi sul nostro sistema sanitario nazionale che fornisce servizi a spese dello Stato, cioè con le tasse, cioè paghiamo tutti noi gli errori di chi si è ingozzato senza controllo.
Per noi ragazzi questo incontro è stato molto importante perché Stefano Donati ci ha aiutato a riflettere su cosa mangiamo, a giudicare guardando i carrelli della spesa al supermercato, se quelle persone avranno problemi di salute o no, e ci ha reso più consapevoli del fatto che il nostro benessere dipende dalla nostra alimentazione.